lunedì 3 dicembre 2007

Tavola Del Contenuto

Introduzione
Cap. 1 - Una strana sfida
Cap. 2 - Nascita particolare e infanzia
Cap. 3 - Stento e povertà nella casa Branham
Cap. 4 - Conversione di William Branham
Cap. 5 - Un matrimonio felice e una decisione fatale
Cap. 6 - La grande inondazione dell’Ohio del 1937
Cap. 7 - Disperazione - Poi un segno dal cielo
Cap. 8 - Avvenimenti particolari che precedono la visita dell’Angelo
Cap. 9 - Un Angelo proveniente dalla presenza di Dio
Cap. 10 - Inizio del nuovo ministerio
Cap. 11 - La sua prima campagna di guarigioni a St. Louis - Missouri
Cap. 12 - Episodi drammatici nel ministerio del frat. Branham dopo l’apparizione dell’Angelo
Cap. 13 - Profili dagl’incontri Branham di Jack Moore
Cap. 14 - Lo scrittore entra nella storia Branham
Cap. 15 - Branham nel Nord-Ovest
Cap. 16 - Nasce “The Voice of Healing”
Cap. 17 - Il gruppo Branham va a Nord
Cap. 18 - La sorprendente fotografia del Coliseum di Houston
Cap. 19 - La stampa americana fa il resoconto degli incontri Branham
Cap. 20 - Doni di guarigioni maggiori
Cap. 21 - Un resoconto delle visioni viste dal frat. Branham
Cap. 22 - Il viaggio d’oltremare verso la Scandinavia

INTRODUZIONE

La storia della vita di William Branham è così fuori da questo mondo e al di là dell'ordinario, furono disponibili innumerevoli prove infallibili che documentano e attestano la sua autenticità, tanto che si potrebbe ben essere scusati di considerarla stiracchiata e incredibile. Ma, i fatti sono così generalmente conosciuti e di una tale natura che possono essere facilmente verificati da un qualunque investigatore sincero, che essi devono essere come una testimonianza di Dio della Sua compiacenza e del suo proposito di rivelare Se Stesso ancora agli uomini come una volta Egli fece ai giorni dei profeti e degli apostoli. La storia della vita di questo profeta - poiché egli è un profeta, sebbene noi raramente usiamo il termine - davvero testimonia del fatto che i giorni della Bibbia sono ancora qui.
Lo scrittore è fortemente consapevole della propria mancanza di qualificazioni letterarie per descrivere e raccontare in modo adeguato la storia di questo grande ministerio. Comunque, egli è aiutato considerevolmente in quanto non una piccola parte della narrazione è stata raccontata con le parole del fratello Branham stesso e da alcuni altri che sono stati associati in questo ministerio. Il chiaro, semplice stile del reverendo Branham possiede il suo proprio fascino e, sebbene egli stesso non si vanti di alcun beneficio culturale, questo stile, benché a volte rude, è sempre drammatico ed ha una distinzione personale.
Conoscere il fratello Branham significa amarlo. La sua natura è tenera e gentile e la sua sensibilità reagisce profondamente alla sofferenza e al dolore degli altri. Così grande è stata la sua compassione per i malati e gli afflitti che egli ha permesso alla sua salute di soffrirne mentre pregava per lunghe ore per le interminabili file di malati. Per un periodo, egli ha portato, per così dire, il peso di un mondo sofferente sulle sue deboli spalle, fino a che Dio gli ha fatto comprendere che questa responsabilità deve essere divisa dagli altri. Da quando egli è ritornato nel campo ha accondisceso alle richieste di coloro i quali faticano con lui per conservare la sua forza e a non andare al di là di ciò che la sua costituzione può sostenere. La guarigione divina non rende immortale un uomo in questa vita, e anche Gesù portò il peso della stanchezza.
È vero che il fratello Branham vive in mondo differente da quello di un cristiano comune. Nelle faccende di questo mondo, egli è per ammissione non sofisticato e non è disposto ad eguagliarsi a coloro i quali troppo stesso cercano un beneficio egoistico e astuto. D'altro canto, in quel mondo in cui egli veramente vive, i suoi sensi spirituali sono stati vivificati fino a un punto che gli è permesso di muoversi di più in Dio e gli ha permesso di essere più conscio delle realtà celesti, forse più di qualsiasi uomo adesso vivente. È questa sorprendente sensibilità spirituale che ha permesso al suo ministerio di essere così rivoluzionario. Egli, in fondo, non porta nessuna dottrina nuova alla chiesa, ma piuttosto una fresca rivelazione della realtà della potenza di Dio e della verità essenziale del miracoloso nella Scrittura.
Insieme con questa perspicacia spirituale, c'è un'altra caratteristica del suo ministerio che lo rende così intensamente amato dalle moltitudini che lo ascoltano: è la sua semplice umiltà. Nessuno è geloso dei successi del piccolo uomo che per lunghi anni ha combattuto una battaglia perdente con la vita: uno che per gran parte della sua vita non ha conosciuto nient'altro che i tormenti della povertà, privazioni e dispiaceri schiaccianti, un uomo che ha avuto anche parte della vita strappata dalla sua comprensione, fino a che la sua vera anima è stata lasciata nuda ed è sembrato come se il cielo stesso avesse cospirato contro di lui. Possiamo ringraziare Dio per le compensazioni che la Divina Provvidenza gli ha dato allora, e rallegrarci con Lui nelle sue vittorie. Forse, nel ministerio di nessun altro uomo mortale è stato così fortemente simboleggiato; questo, naturalmente, nel proposito che Dio possa mostrare innanzi al Suo popolo la nuova vita o la rinascita.
Il fratello Branham riconosce pienamente i suoi limiti e costantemente si scusa con i suoi uditori per la sua mancanza di titoli culturali. Realmente, egli racconta la sua umile origine, la sua lunga lotta con la povertà. Non ci sono pretese. Solo quando viene sull'argomento della sua propria chiamata non c'è alcun dubbio o esitazione. Egli deve parlare di questo per adempiere il mandato che gli è stato dato. Il suo messaggio e l'esercizio del suo dono devono essere fatti conoscere al mondo.
Quando giunge alla considerazione di punti dottrinali, è una faccenda differente. Egli non considera se stesso un teologo o un arbitro delle controversie teologiche. Malgrado la sua grande influenza su moltitudini di persone, egli non presta questa influenza per imporre le sue proprie vedute su punti dottrinali. Alcuni non autorizzati hanno tentato di usare il suo nome come un mezzo per promuovere le loro proprie vedute personali. Egli è stato costretto a ripudiare gentilmente ma fermamente tali tentativi. La sua missione è di unire il popolo di Dio, non di dividerlo ancora in controversie dottrinali. "La conoscenza gonfia, ma l'amore edifica".
È questa semplice umiltà che ha incantato i suoi uditori dovunque egli è stato. Tuttavia, l'adempimento della sua chiamata richiede che egli ministri alle grandi folle, il suo desiderio sincero è di mantenere la semplicità della sua vita. Egli sa molto bene che, nel passato, i grandi uomini di Dio hanno scoperto che sia la loro potenza con Dio che la loro unzione venivano a mancare quando perdevano la semplicità della loro esperienza cristiana e lo spirito di umiltà una volta posseduti.
Che egli si ritiri dalla moltitudine non è perché eviti le persone, ma piuttosto perché trova che è la sola maniera con cui egli può in alcun modo continuare il suo ministerio. Egli ha scoperto che tutto il suo tempo e più sarebbe presto stato assorbito dalle innumerevoli persone che desiderano vederlo, consultarsi con lui, dargli udienza o cercare il suo consiglio. Non sarebbe stato lasciato nessun momento per servire Dio ed egli sa bene che, di tutti gli uomini, è il più dipendente dall'unzione dello Spirito. Senza quell'unzione, egli è senza aiuto. Egli non ha talenti naturali su cui ripiegare se questo importantissimo elemento dovesse mancare. Alcune persone, naturalmente, fraintendono questo e sono grandemente deluse quando non è concessa loro un'intervista personale. Raramente un giorno passa in cui non c'è qualcuno che sente che ha un urgente messaggio da dargli, che solo loro possono portare.
Ma, tuttavia, egli deve vivere in un mondo differente, in modo che può portare ispirazione e benedizione ai suoi compagni, non c'è nessuno che è più umano e comprensivo del fratello Branham. Egli desidera profondamente soddisfare tutti e desidera intensamente fare qualsiasi favore che rientra nel suo potere. Infatti, su questo unico punto egli non può confidare in se stesso, poiché sa che il suo desiderio di contentare può condurlo a prendere impegni di cui non ci sarebbe nessuna possibilità di adempimento. Niente potrebbe addolorarlo se non il sapere che egli non sarebbe in grado di mantenere la sua parola. Così, egli ha posto i preparativi della sua attività nelle mani dei suoi associati, in modo che essi possano eseguire in modo ordinato quegli accordi comuni che sembrano necessari nella condotta delle sue campagne.
Per comprendere il fratello Branham si ha bisogno di conoscere qualcosa del suo ambiente. Come egli stesso ci racconta, la sua famiglia era la più povera fra le povere. Al tempo del suo matrimonio, i suoi mezzi di sostentamenti erano precari. Per un lungo periodo di tempo, egli non fu in grado di offrire la più misera delle comodità della casa. Una volta, egli rese ad una compagnia finanziaria una poltrona, non essendo nella possibilità di mantenere i pagamenti. Egli ha predicato nel suo tabernacolo per anni, non accettando alcun compenso, credendo che la sua assemblea era troppo povera per mantenere le spese sia della chiesa che della sua famiglia. Per pagare le spese lavorava come guardiacaccia dell'Indiana, ma era dal cuore troppo buono per imporre multe, sebbene questo fosse la sua unica fonte di entrata come guardiacaccia. Di conseguenza, (e suona strano, ma è vero), egli doveva lavorare ad ancora un altro posto, quello di pattugliare le alte linee (un lavoro che non riusciva a fare in coincidenza con questo lavoro di guardiacaccia) allo scopo di procurare il sostentamento per la sua famiglia. Ma, nella sua battaglia, egli è stato portato ad un profondo contatto con la sofferenza e i dolori dell'umanità. E nella posizione gloriosa in cui Dio adesso lo ha chiamato, egli è ancora capace di sentire intensamente coloro che anche devono camminare come egli ha fatto, l'oscura e solitaria strada del dolore.
C'è un'altra ragione per la quale Dio ha scelto William Branham per il grande incarico di chiamare il Suo popolo all'unità dello Spirito. Il Signore sapeva che egli non avrebbe mai cercato di iniziare un'altra organizzazione personale. Questo egli avrebbe potuto farlo. Ma, a dei tali propositi, egli mai dà un momento di considerazione. Il suo messaggio non era per portare qualcosa di nuovo alla chiesa, il che avrebbe implicato la creazione di una nuova organizzazione. Questo non era il suo sogno o il suo desiderio, piuttosto era che il popolo di Dio, che era separato l'uno dall'altro, avrebbe adesso riconosciuto il fatto che essi erano di un unico corpo e sarebbero diventati uniti nello Spirito in previsione del ritorno del loro Signore Gesù Cristo. Egli ha ricercato non solo la guarigione dei corpi fisici dei credenti, ma anche la guarigione del Corpo mistico di Cristo: che è la Sua chiesa. Questo ci fa ricordare dell'apostolo Paolo che indicò che la causa di così tanta malattia e morte prematura nella chiesa era dovuta al loro "non discernimento del Corpo del Signore. Per questo motivo, molti sono deboli e ammalati fra voi e molti dormono". Noi sappiamo che questo versetto si riferisce dapprima al Corpo fisico di Cristo, simboleggiato nel Pane Spezzato della Cena del Signore. Ma, il passo deve anche avere riferimento al corpo mistico di Cristo, poiché immediatamente Paolo inizia a discutere questo soggetto e veramente il tema occupa l'intero capitolo 12 di I Corinzi. Egli conclude questo discorso dimostrando l'urgenza solenne dei membri del corpo di Cristo a riconoscere nel modo giusto il posto di ogni altro nel corpo. "E se un membro soffre tutti i membri soffrono con esso o se un membro è onorato tutti i membri si rallegrano con esso. Adesso voi siete il corpo di Cristo e i membri in particolare". La chiesa, o il corpo di Cristo, è malato perché i suoi membri sono fuori dall'armonia l'uno con l'altro.
Adesso, parlando brevemente in merito al ministerio di William Branham: egli cerca di non pregare per molto tempo per tutti quelli che affollano i suoi incontri; egli ha scoperto che i limiti della sua forza fisica rendono questo impossibile. Egli deve restringere il suo ministerio a ministrare a un numero limitato ogni notte. Ma questo non significa che tutti non possono ricevere la guarigione nei suoi incontri. I malati nell'uditorio sono incoraggiati a protendersi nella fede e a ricevere la loro guarigione mentre sono ai loro posti. E davvero, come risultato di questo insegnamento, il numero di testimonianze ricevute da coloro i quali sono guariti è stupefacente. Tali guarigioni non includono semplicemente afflizioni minori, ma le liberazioni sono proprio come atte ad essere da afflizioni organiche come il cancro, il tumore, la tubercolosi e così via. Volta dopo volta, il fratello Branham ha, attraverso l'operare del suo dono, discernuto tali problemi e ha annunciato la liberazione sebbene la persona che riceve la guarigione possa essere seduta ben in fondo all'auditorio.
Un altro grande proposito degli incontri Branham è di portare l'ispirazione al ministerio, non per incoraggiare un gran numero a cercare di condurre vaste campagne, ma che molti, con nuova ispirazione, ritorneranno alle loro proprie chiese e cominceranno un reale ministerio di liberazione. Troppo a lungo dei sostituti sono stati usati per attirare le persone nella chiesa, fino a che l'adorazione, in molte delle nostre congregazioni, è stata sommersa a un livello puramente umano con l'elemento del soprannaturale completamente sparito. Il ministerio di guarigione è per Dio il modo biblico ultimo per raggiungere le moltitudini. Noi sappiamo che ministeri meravigliosi sono nati nelle vite di alcuni che, dopo aver partecipato agli incontri Branham ed essere ritornati a casa, hanno serrato le loro porte e hanno rifiutato di manifestarsi fino a che non avessero avuto notizie dal cielo!
Per quanto riguarda i cristiani stessi, quanto le loro vite sono state arricchite quando hanno visto davanti ai loro propri occhi, spesso per la prima volta, l'esercizio di un miracolo! Quanto scetticismo e quanta incredulità sono stati sfidati e messi in fuga! Dio non è affatto un Dio vago e distante, ma Uno che è vicino e pronto a rivelarSi ai figliuoli degli uomini! Quando il modernismo, con la sua incredulità dannosa, incontra questa sfida, esso è sconfitto in un istante. Nessuna parola ricamata o oratoria ingegnosa può prendere in giro una persona normale che ha visto Dio operare davanti ai suoi propri occhi. Gli uomini, come mai in precedenza, sono portati a realizzare che la Bibbia è vera, che la potenza di Dio è reale, che il Cielo e l'inferno sono reali! In un altro senso, questi grandi incontri hanno un carattere missionario. La grande popolazione che nel paese raramente è toccata dagli incontri del Pieno Evangelo è raggiunta nelle campagne Branham. Le chiamate all'altare sono fatte per molte di queste persone. Benché essi non ritornano ad accrescere il numero delle chiese locali, essi sono, ciò nonostante, una aggiunta inestimabile al regno di Dio. Si fa a meno di dire che, naturalmente, anche molti delle città si convertono e diventano candidati per aumentare le congregazioni di pastori intraprendenti che hanno l'iniziativa di seguire e incoraggiare questi convertiti. Un pastore ci ha detto che, immediatamente dopo un incontro Branham nella sua città, egli ha ricevuto cento nuovi membri nella sua chiesa. Naturalmente, tutta la campagna è una potente dimostrazione per l'intera comunità della veridicità e nella realtà del messaggio del Pieno Evangelo.
La personale testimonianza dello scrittore è che il ministerio di William Branham ha potentemente colpito il proprio. Sebbene egli avesse esercitato il ministerio di guarigione e la sua chiesa avesse goduto i benefici di questa gloriosa verità in larga misura, eppure ciò non è avvenuto fino a dopo che egli è stato testimone del ministerio del fratello Branham che egli ha ricevuto fede per ministrare al sordo, al muto e al cieco e vedere risultati immediati. In tali incontri che egli ha condotto, è stato compiaciuto dal considerevole successo che ha incontrato, e, senza dubbio, non sarebbe pienamente impegnato nelle sue campagne al tempo presente, avendo molte chiamate, se non fosse per il fatto che nella Provvidenza di Dio, quale editore di "THE VOICE OF HEALING" (La Voce della Guarigione - n.d.t.), il suo tempo e la forza sembrano essere richiesti nella coordinazione e nell'incoraggiamento di coloro i quali sono impegnati in questa grande visita che è venuta alla terra. Che in quest'opera abbia l'onore di essere associato con William Branham, egli lo considera un premio.
Guardando indietro, all'inizio di questa visita, possiamo indicare il 7 Maggio 1946, quando l'Angelo del Signore, parlando al fratello Branham in persona, gli disse che se egli fosse rimasto fedele, questo grande movimento spirituale avrebbe scosso il mondo. Noi stiamo vedendo questa profezia adempiersi. Ma, parlando per noi tutti, come pure per il nostro amato fratello Branham e guardando ad un passo più lontano, oltre il fragile intervento umano, noi possiamo vedere l'inscrutabile proposito dell'Onnipotente, il Quale ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo. Quanto imperscrutabili sono i Suoi giudizi e le Sue vie! A Lui sia tutta la gloria.
Gordon Lindsay
Febbraio 1950

Capitolo 1

Una strana sfida

Le porte del grande auditorio municipale della città di Portland, Oregon, furono aperte di buon ora quella sera di novembre del 1947. Alle 6, molte persone erano già da molto tempo in piedi in fila aspettando l'opportunità di entrare e di assicurarsi un buon posto. Quando il custode, all'orario stabilito, fece il suo giro per aprire le porte, egli rimase piuttosto sconcertato di trovare una tale enorme folla che lo aspettava. Era un po' strano, egli osservò, poiché non c'era stata alcuna pubblicità particolare e i servizi religiosi, anche quando erano molto pubblicizzati, come egli ricordava, raramente attiravano abbastanza persone da riempire una frazione dell'auditorio.
Il portiere poté anche notare che le persone non seguivano l'abitudine comune dei servizi di chiesa di riempire prima il centro e i banchi posteriori, ma piuttosto si precipitavano avanti per ottenere i posti più vicini. Ma presto questi finirono e quelli in direzione del retro e nelle balconate furono anche occupati. Una volta ancora, il custode ebbe ragione di prendere nota poiché i pompieri assegnati al normale servizio di osservanza delle ordinanze cittadine concernenti la sicurezza pubblica gli mandarono a dire che l'edificio era pieno ed egli doveva immediatamente chiudere le porte e vedere che nessun altro entrasse.
Forse, c'era più di un aspetto insolito a questo incontro. Ministri provenienti da ranghi di molte denominazioni occuparono una vasta sezione dei posti sul palco. Se tutti quelli che erano nell'auditorio fossero stati contati, essi indubbiamente sarebbero ammontati a parecchie centinaia. Una tale riunione di ministri locali e di fuori città a un servizio di risveglio era un raro evento nella città e, senza dubbio, non è mai stato testimoniato su una tale scala in precedenza. Quale fu l'attrazione che aveva portato assieme questa vasta affluenza di persone? Non era il cantare o la musica speciale poiché, sebbene entrambi furono eccellenti e ispirati, tuttavia era evidente che le persone stavano aspettando con impazienza contenuta che i preliminari fossero conclusi in anticipo, in previsione di quello che doveva seguire. La causa di questa vasta adunanza potrebbe essere esposta in poche parole. Era stato detto nella città che un uomo dal nome di William Branham stava venendo in città e avrebbe parlato nell'auditorio municipale. Riguardo a quest'uomo era stato detto che un Angelo gli era apparso in una visitazione speciale e che doni di guarigione erano stati manifesti nel suo ministerio. Poiché, che lo crediate o no, malgrado la tendenza al pensare materialistico che ha sommerso gli intellettuali e le scuole di insegnamento dei nostri giorni, è evidente che nel profondo del cuore umano lì esiste ed esisterà sempre un vivo desiderio per la potenza del soprannaturale. Gli uomini vivono una vita momentanea e fragile in un mondo marcato ovunque da decadenza, disintegrazione e morte. La teologia materialistica e modernistica, che non ha niente da offrire all'uomo un momento dopo la sua morte, non può soddisfare un innato vivo desiderio dell'anima umana per la sopravvivenza. In un mondo confuso da migliaia di voci contrastanti, ognuna che reclama autorità e che chiede a gran voce un riconoscimento, non è innaturale che un uomo debba desiderare qualche manifestazione visibile della potenza di Dio per confermare ed attestare la genuinità del messaggio di coloro che parlano. Gesù non negò questo fondamentale istinto e desiderio dell'animo umano, poiché Egli dichiarò: "...Io sono il Figlio di Dio. Se Io non faccio le opere di Mio Padre, non Mi credete. Ma se Io le faccio, se non credete a Me, credete alle opere: Che voi possiate conoscere e credere che il Padre è in Me ed Io in Lui" (Giovanni 10:36-38).
I servizi delle prime due sere suscitarono un grande interesse e, adesso, la terza sera, l'edificio era pieno di persone che aspettavano ancora che l'oratore apparisse. Lo scrittore che stava dirigendo questa breve campagna, nel prepararsi ad affidare il servizio all'evangelista, chiese alle persone di stare in piedi e di cantare il coro: "Solo abbi fe', solo abbi fe', tutto è possibile, solo abbi fe'". Mentre la grande adunanza cantava, un piccolo ed esile uomo con un comportamento umile ed un sorriso amichevole entrò, poi venne e stette davanti al pulpito. Il cantare cessò e un silenzio cadde sull'uditorio poiché ascoltò intensamente quando egli cominciò a parlare. Mentre egli procedeva, fu visibile che gli ascoltatori erano impressionati dalla grazia dell'oratore così come dalla sua evidente sincerità e umiltà. L'evangelista, prendendo il soggetto della fede ispirato dal coro che aveva cantato, cominciò il tema del suo messaggio. "Si - disse - tutte le cose sono possibili a colui che crede. Non c'è niente che può resistere davanti alla fede in Dio e se le persone qui stasera crederanno a Dio con me, noi vedremo che Dio onorerà quella fede e la confermerà davanti agli occhi di questa intera adunanza". Mentre l'uditorio ascoltava con forte attenzione l'esile e piccola figura sul palco, forse solo uno anticipò l'impressionante dramma che stava per svilupparsi. Certamente il direttore non ebbe un tale intuito e l'interruzione che stava per avvenire non poteva non essere più sgradita. Poiché, improvvisamente, la nostra attenzione fu diretta su un uomo in fondo all'edificio che stava facendo rapidi passi, chiaramente nella direzione del palco. Dapprima supponemmo che qualche urgenza era sorta: forse qualcuno nell'auditorio era svenuto o era seriamente malato. Ma, mentre si avvicinava, noi osservammo con non un po' di sospetto che il suo volto aveva un largo sorriso demoniaco che indicava che l'uomo era demente o completamente folle e ovviamente era scappato da coloro che lo avevano in affidamento. Noi apprendemmo più tardi quello che davvero sarebbe stato più sconvolgente, avremmo dovuto sapere a quel tempo, che l'uomo non era folle in quanto egli non sapeva quello che stava facendo ma era un personaggio tristemente noto e perverso che era in precedenza sfuggito alla legge e che aveva disturbato e sciolto dei servizi religiosi. Le condanne in prigione non gli avevano dato una lezione e, adesso, vedendo la sua opportunità di causare una grande agitazione e di nuovo sciogliere un servizio, egli era venuto avanti con questo intento.
Sui gradini, egli avanzò senza fermarsi. Adesso, egli era sul palco, assumendo un atteggiamento minaccioso che in questo momento stava attirando l'attenzione dell'intera assemblea. Due poliziotti robusti che stavano nei corridoi si accorsero del turbamento e stavano quasi per venire avanti e mettere le mani su questo disturbatore, ma noi potemmo vedere che da questo ne sarebbe derivata una rissa e l'eccitazione creata poteva sicuramente rovinare il servizio. Inoltre, l'evangelista aveva chiaramente messo se stesso in difficoltà poiché aveva appena dichiarato che tutte le cose erano possibili a colui che credeva e che Dio avrebbe sempre sostenuto i Suoi servitori che ripongono la loro fede in Lui. Infatti, l'incontro aveva raggiunto un tale alto grado di aspettazione che questo appoggio degli ufficiali della legge, sebbene fosse completamente giustificabile nel presente caso, non sembrò essere l'ordine divino. Noi non sapemmo fare nient'altro che rapidamente far cenno agli ufficiali di allontanarsi e richiamare l'attenzione dell'evangelista su quello che stava avendo luogo. Ma, egli stesso era già consapevole che qualcosa non andava. Parlando dolcemente all'uditorio e domandando alle persone di unirsi con lui in una preghiera silenziosa, egli si girò per andare incontro alla strana sfida di questo cattivo avversario.
Come egli fece così, l'uomo, con un malvagio barlume sul suo volto che ricordava una di quelle orrende smorfie che i pagani imprimono sulle facce dei loro idoli, cominciò sfacciatamente ad accusare e a maledire l'oratore. "Tu sei del diavolo e inganni le persone - egli gridò - un impostore, un serpente nell'erba, un truffatore ed io sto per mostrare a queste persone quello che tu sei!". Era una sfida audace e ognuno nell'auditorio riuscì a vedere che non era una vana minaccia. Mentre l'intruso continuava a insultare l'evangelista fischiando e sputando, egli fece cenno di portare le sue minacce ad effetto. All'uditorio sembrò essere un cattivo momento per la piccola figura sul palco e molti di loro devono essersi sentiti estremamente dispiaciuti per lui. Gli ufficiali cercarono di nuovo di venire in suo aiuto, ma furono allontanati e, adesso, nel rifiutare la loro assistenza, l'oratore aveva deliberatamente accettato la sfida di questo perverso avversario la cui stazza e ferocia aveva convinto l'uditorio che egli era ben in grado di portare a termine ciò di cui si vantava. Senza dubbio, i critici che si erano infilati nell'auditorio per curiosità si aspettavano una rapida e penosa conclusione all'inaspettato dramma che stava adesso giungendo ad un punto culminante. Certamente essi riuscirono a vedere che non c'era alcuno spazio per un imbroglio. L'uomo sul palco avrebbe dovuto avere la meglio o prenderne le conseguenze.
Nel momento di suspense che seguì non si poté fare a meno di ricordarsi della storia della sfida di molto tempo fa, quando il rigoroso Golia maledì il piccolo Davide nel nome dei suoi dii e si vantò che egli lo avrebbe fatto a brandelli. L'assemblea allarmata, come le schiere d'Israele dovevano esserlo state nel loro tempo, guardava la scena con stupore e meraviglia, conoscendo difficilmente quello che l'aspettava dopo, ma temendo il peggio. La riunione dei ministri sul palco riesaminò la situazione con non poca costernazione, sapendo che, a meno che Dio non avesse fatto una cosa veramente insolita e sostenuto l'oratore in una maniera soprannaturale, il malvagio intruso, che nel passato aveva con successo sciolto dei servizi religiosi, adesso lo avrebbe fatto ancora. Alcuni furono molto disturbati che ai poliziotti non era stato permesso di prendersi cura della situazione e credettero che questo errore di giudizio avrebbe permesso a quest' uomo posseduto dal diavolo non solo di rovinare l'incontro e così portare discredito sulla causa di Cristo, ma anche poteva effettivamente risultarne un danno fisico per l'oratore.
I secondi passarono, tuttavia senza che l'atteso punto culminante accadesse. Al momento, sembrava come se qualcosa stesse impedendo allo sfidante di eseguire i suoi cattivi disegni. Per qualche ragione, egli non stava proseguendo con l'esecuzione delle sue minacce di violenza fisica, ma si stava piuttosto accontentando di fischiare e di sputare e di lanciare le più terribili imprecazioni. Dolcemente, ma in modo determinato, la voce dell'evangelista adesso poté essere ascoltata nello sgridare la cattiva potenza che dominava l'uomo. Le sue parole, dette così dolcemente che esse poterono essere ascoltate solo a breve distanza, furono: "Satana, poiché tu hai sfidato il servitore di Dio davanti a questa assemblea, tu devi piegarti davanti a me. Nel Nome di Gesù Cristo, tu cadrai ai miei piedi". Le parole furono ripetute parecchie volte. Lo sfidante cessò di parlare e fu evidente che era adesso lui che stava penando sotto il peso di una tensione. Forti quanto lui erano le forze cattive che lo dominavano, rafforzate da ogni cattivo spirito nell'edificio, chiaramente esse stavano gradualmente cedendo a un'altra Potenza che era più grande di esse, una Potenza che rispondeva alla voce del Nome di Gesù! Presto fu evidente che l'uomo si rese conto che era sconfitto, ma niente poté fare che ovviamente potesse capovolgere la situazione. Una tesa battaglia di forze spirituali adesso chiamò ogni piccola forza che egli aveva in lui. Gocce di sudore apparvero sul suo volto mentre egli metteva un ultimo disperato sforzo per vincere, ma fu tutto senza alcun profitto. All'improvviso, colui che pochi minuti prima aveva così sfacciatamente provocato l'uomo di Dio con le sue paurose minacce e accuse diede un tremendo gemito e cadde a terra lamentandosi in una maniera isterica. Per parecchio tempo, egli rimase lì contorcendosi nella polvere, mentre l'evangelista tranquillamente proseguì con il servizio come se niente fosse accaduto.
È superfluo dire che la grande adunanza fu intimorita dalla scena che era accaduta davanti a loro, in cui Dio così notevolmente aveva difeso il Suo servitore e forti lodi a Dio riempirono lo spazioso auditorio. Anche i poliziotti sbigottirono per quello di cui essi erano stati spettatori; ammisero apertamente che Dio era in mezzo a loro. Bisogna ricordare che nel servizio di guarigioni che seguì, fu manifesta un'ondata di gloria la quale mai sarà dimenticata da coloro i quali furono presenti. Molti miracoli di guarigione ebbero luogo quella sera mentre una moltitudine di persone fu ministrata nella fila di preghiera.
Ma, chi era questo piccolo uomo che parlò con tali parole di autorità e il cui ministerio era stato confermato tramite una tale particolare dimostrazione di potenza divina? Il suo nome era William Branham, di Jeffersonville, Indiana, e il suo ministerio dovette avere sempre più ampiamente eco fino a che, al tempo di questo scritto, l'effetto di esso ha raggiunto tutto il mondo. Molti nella città di Portland quella sera glorificarono Dio, poiché conobbero che egli aveva ancora visitato il Suo popolo. Anche molti ministri si resero conto che Dio era giunto in mezzo a loro in una potenza speciale. Essi credettero che quello a cui erano stati testimoni fu un simbolo delle cose più grandi che Dio Si stava preparando a fare per il Suo popolo. Alcuni, veramente, ebbero il loro ministerio rivoluzionato. Tra questi ci fu un giovane predicatore la cui moglie era stata testimone dell'audace sfida dell'uomo posseduto dal diavolo. Ella persuase suo marito a partecipare la sera seguente. Mentre egli sedeva e osservava aprire le orecchie di un piccolo bambino sordomuto tanto che riuscì a udire e a ripetere le parole, Dio gli parlò e disse: "Questa è l'opera alla quale Io ti ho anche chiamato a fare". Il giorno seguente, egli si rivolse ai responsabili della sua chiesa in merito ad alcuni membri della sua assemblea e si chiuse nella sua stanza, determinato a rimanere lì fino a che non era sicuro che la volontà di Dio gli fosse stata rivelata. Da un periodo di serio investigamento dell'anima, nacque un ministerio che era destinato ad avere come risultato la salvezza di migliaia di anime ed a essere destinato a essere accompagnato da moltitudini di segni, prodigi e miracoli. Questo giovane uomo era l'evangelista T. L. Osborn.
Piuttosto stranamente, mentre la campagna si concludeva, noi venimmo alla conoscenza che alcuni dubitarono. Perché Dio aveva scelto un uomo di una tale modesta origine, che aveva una tale limitata conoscenza della sapienza di questo mondo? Né riuscirono essi a comprendere il principio di cui Paolo parlò in I Corinzi 1:26-29, dove egli disse: "Perciocché, fratelli, vedete la vostra vocazione; che non siate molti savi secondo la carne, non molto potenti, non molto nobili. Anzi Iddio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare le savie; e Iddio ha scelto le cose deboli del mondo, per svergognare le forti; e Iddio ha scelto le cose ignobili del mondo, e le cose spregevoli, e le cose che non sono, per ridurre al niente quelle che sono, acciocché niuna carne si glori nel cospetto suo". Ma, di gran lunga, la maggioranza credette e si rallegrò. Sebbene fosse fisicamente impossibile per l'evangelista aiutare, se non altro nella maniera più breve, le migliaia di corpi tormentati dalla malattia che cercavano la guarigione, tuttavia fu notevole il numero di meravigliose testimonianze che vennero fuori da quell'incontro. E se coloro che permisero ai dubbi di entrare nelle loro menti non trassero profitto fino al punto che gli altri lo fecero dall'incontro, i molti che credettero a questo giorno indicarono questa breve campagna nella città di Portland come un'ora di visitazione che non sarà mai dimenticata.
Ma, forse è tempo per noi di informare ulteriormente in merito a chi è quest'uomo, William Branham. Da dove egli viene? Quale fu il motivo della sua visitazione speciale da parte di Dio e il suo mandato di guarire i malati? Alla risposta di queste domande noi rivolgiamo l'attenzione del lettore.

Capitolo 2

Nascita particolare e infanzia

Si stava diradando l'alba di un bel mattino di aprile dell’anno 1909 nel paese collinoso del Kentucky, non lontano dal luogo in cui Abraham Lincoln era nato quasi esattamente cento anni prima. In un’umile capanna, la luce cominciò ad insinuarsi attraverso la finestra su un piccolo rozzo letto, quando la voce di un bimbo fu ascoltata. Due piccole mani di un neonato di cinque libbre (2265 grammi - N.d.T.) stavano accarezzando le guance della sua mamma quindicenne. Vicino al letto stava il giovane papà, Charles Branham, con le sue braccia incrociate nel pettino della sua tuta nuova, indossata poco, adatta alla gente di montagna per queste occasioni speciali. Mentre il giorno albeggiava, gli uccelli avevano già iniziato il loro cantare e sembrò al padre che la stella del mattino risplendesse di una luce più brillante. Il piccolo pianse ancora mentre la sua piccola mano sfiorava il volto di sua madre.
"Lo chiameremo William" disse il padre, mentre contemplava felicemente suo figlio appena nato. "Questo andrà bene - disse la madre - poiché in seguito egli passerà con il nome di Billy". La madre non sapeva affatto che le mani di questo piccolo bambino che stavano toccando le sue guance, sarebbero state usate dall'Onnipotente Iddio per la liberazione del Suo popolo dalla malattia e dalla schiavitù. Nessuno, in quella parte del paese, avrebbe mai pensato che questo piccolo bambino di montagna nato umilmente avrebbe portato il messaggio del Vangelo nel mondo. Di tutta la gente di montagna, la famiglia Branham era la più povera delle povere. Comunque, le vie di Dio sono al di là di ogni scoperta! Come avrebbero potuto queste persone crederlo, se qualcuno avesse detto loro che Dio, attraverso queste mani, un giorno avrebbe fatto uscire i demoni, vedere i ciechi, udire i sordi, sparire i cancri e migliaia su migliaia cadere prostrati agli altari in lacrime di pentimento? Né avrebbero potuto essi credere che gli aeroplani, attraverso il continente, ad alta velocità avrebbero portato i malati a lui. O che treni e autobus carichi di malati sarebbero stati portati a lui per la liberazione. Che sarebbero giunti dall'est e dall'ovest, dal nord e dal sud, ad ascoltarlo raccontare la storia di Gesù Cristo, il Salvatore, nella sua maniera semplice e umile.
Mentre i vicini si riunirono per vedere il bimbo appena nato, lì sembrò stare, così si dice, una sensazione di solenne nella stanza. Chi può dire che non era la presenza dell'Angelo che, sotto la direzione di Dio, ha guidato William Branham in molti avvenimenti della sua vita e il quale, in seguito, doveva parlargli in persona?
Fu proprio due settimane dopo che il padre e la madre portarono il loro bambino giù a valle ad un incontro di una casa del Lone Star: una piccola chiesa missionaria battista alla vecchia maniera, fatta di ceppi e di assicelle, con un pavimento sporco e i posti a sedere fatti da tavole stese attraverso ceppi di legno. Era la prima visita ad una chiesa del piccolo William Branham!


BAMBINO E MADRE SCAMPANO PROVVIDENZIALMENTE ALLA MORTE

Poiché il padre era un taglialegna, era necessario per lui stare lontano da casa per molto tempo, specialmente durante i mesi autunnali e invernali quando il tempo sarebbe stato cattivo per viaggiare. Durante questi periodi, la madre e il bambino erano lasciati soli. Fu in uno di questi periodi che le circostanze concorsero quasi a prendere la vita sia della madre che del figlio.
Così, accadde che in questo periodo in cui il bambino aveva circa sei mesi e il padre era lontano da casa, una terribile tempesta giunse e l'intero paese fu bloccato dalla neve per dei giorni. C'era poco da mangiare nella capanna e presto la madre rimase senza cibo e legna. Ella avvolse i suoi piedi in dei sacchi di tela e andò nei boschi e spaccò dei piccoli alberelli, poi li trascinò verso la capanna, cercando di mantenere il fuoco. Alla fine, ella divenne sempre più debole e dovette cedere. Senza alcun cibo o calore, la madre prese tutte le coperte del letto, avvolse se stessa e il bambino nel letto ed aspettarono la fine. Fu allora che Dio inviò il Suo angelo protettore e salvò le loro vite.
Un vicino viveva a un po' di distanza da loro sebbene in vista della capanna Branham. Per qualche ragione, egli ebbe uno strano presentimento riguardo le circostanze in quella piccola umile casa. Ripetutamente, egli guardò fisso in direzione di essa e vide, ogni volta, diventava più inquieto, specialmente quando non riuscì a vedere fumo alzarsi dal comignolo. Quando alcuni giorni passarono, la convinzione si fece più profonda in lui che qualcosa non andava tanto che decise di fare un'indagine sebbene questo significasse avanzare faticosamente attraverso le raffiche per una distanza considerevole.
Arrivando alla porta, i suoi timori furono confermati poiché non ci fu nessuna risposta da quelli di dentro, sebbene le impronte esteriori mostravano che nessuno aveva lasciato i dintorni e la porta era sbarrata dall'interno. Egli decise di irrompere nella capanna e, quando lo fece, rimase spaventato dalla scena che ebbe davanti. Madre e figlio, avvolti nella loro biancheria da letto, erano vicini alla morte per la fame e il freddo. Il vicino dal cuore buono procurò velocemente la legna e fece un fuoco divampante che presto riscaldò la capanna. Poi, ritornò a casa sua per procurare il cibo. La sua azione di misericordia fu compiuta proprio in tempo. La madre e il bambino ritornarono in vita e presto furono ancora sulla loro via di salute.
Non molto tempo dopo di questo, la famiglia si trasferì dallo stato del Kentucky all'Indiana, nel luogo in cui il padre andò a lavorare per un agricoltore vicino Utica, Indiana. Poi, un anno più tardi, si trasferirono ancora più giù nella valle, vicino Jeffersonville, Indiana, una città di piccole dimensioni, che doveva diventare la città natia di William Branham.


PRIMO MESSAGGIO DI DIO AL FANCIULLO

Parecchi anni trascorsero e il fanciullo aveva circa sette anni, era da poco entrato a scuola in una sezione rurale a poche miglia a nord di Jeffersonville. Fu a quel tempo che Dio per prima parlò al ragazzo. Lasceremo il fratello Branham raccontare con le proprie parole la storia di questa particolare visita.

* * *

Un pomeriggio, ero sul mio cammino per trasportare acqua a casa dal granaio che era lontano circa un isolato. A circa metà strada tra la casa e il granaio, stava un vecchio pioppo. Io avevo appena raggiunto casa da scuola e gli altri ragazzi stavano andando fuori per pescare ad uno stagno. Io stavo chiedendo di andarci, ma papà disse che dovevo raccogliere l'acqua. Mi fermai sotto l'albero per riposarmi quando, tutto ad un tratto, sentii un suono come del vento che soffia tra le foglie. Io sapevo che non stava soffiando in nessun altro posto. Sembrava fosse un pomeriggio veramente tranquillo. Io indietreggiai dall'albero e notai che in un certo punto di circa la misura di una canna, il vento sembrava stesse soffiando attraverso le foglie dell'albero. Allora, lì giunse una Voce che diceva: "Non bere, non fumare e non contaminare mai il tuo corpo in nessun modo, poiché Io ho un'opera per te da fare quando diventerai più grande".
Questo mi spaventò. Così, io corsi a casa, ma quella volta io non dissi niente a nessuno in merito. Gridando e correndo a casa, io caddi nelle braccia di mia madre, che pensò che io fossi stato morso da un serpente. Io le dissi che ero proprio spaventato da morire, così ella mi mise a letto e chiamò il dottore pensando che io stessi soffrendo per uno shock nervoso. Io non passai più da vicino a quell'albero. Deviavo dall'altra parte del giardino per evitarlo. Io credo che l'Angelo di Dio stava in quell'albero e, negli anni seguenti, dovetti incontrarLo faccia a faccia e parlare con Lui.
A causa dell'insolito rapporto di Dio con me, io non riuscii mai a bere o fumare. Un giorno, stavo andando al fiume con mio padre e un altro uomo. Essi mi offrirono un sorso di whisky e, poiché io desideravo conquistare la benevolenza dell'uomo in modo che egli mi lasciasse usare la sua barca, io cominciai a prendere la bevanda. Ma tanto realmente quanto io oggi sto parlando, udii il suono come del soffiare del vento fra le foglie. Guardando attorno e non vedendo alcun segno del soffiare del vento, io portai di nuovo la bottiglia alle mie labbra, quando udii lo stesso rumore, solamente più forte. La paura mi percorse come in precedenza. Io lasciai cadere la bottiglia e corsi via, mentre mio padre mi chiamava "effemminato". Oh, come questo mi fece male! In seguito, fui chiamato "effemminato" da una mia giovane amica quando le dissi che non fumavo. Irritato dal suo scherno, io avevo preso la sigaretta e stavo quasi per fumarla comunque, quando fui fermato da quel suono familiare che mi fece gettare la sigaretta e andai via piangendo poiché non riuscivo ad essere come le altre persone, mentre le burle della compagnia risuonavano nelle mie orecchie.
C'era sempre quella sensazione particolare come se qualcuno stesse vicino a me, che cercava di dirmi qualcosa, e in particolar modo quando ero solo. Nessuno sembrava comprendermi affatto. I ragazzi con cui mi univo non avevano niente a che fare con me, poiché io non fumavo e non bevevo e tutte le ragazze andavano a ballare, al che io nemmeno partecipavo, così sembrò che per tutta la mia vita fossi proprio una pecora nera, che non conosceva nessuno che lo comprendesse e neanche io mi capivo.

Capitolo 3

Stento e povertà nella casa Branham

È sembrato spesso nella provvidenza di Dio che i Suoi vasi eletti siano stati predestinati a vivere la prima parte della loro vita in circostanze di stento e, in qualche caso, di estrema povertà. Qualche volta, è stato permesso loro di assaporare profondamente il calice della sofferenza. Nessuno sa come si sente un altro nella pena e nell'afflizione a meno che egli stesso non ha attraversato delle prove simili. Raramente, coloro i quali hanno ricevuto un'insolita chiamata da Dio sono stati educati in case ricche o sono venuti da famiglie aristocratiche. Il Salvatore stesso fu messo in una culla in una mangiatoia. All'ottavo giorno, nel momento in cui Egli fu circonciso, la famiglia poté offrire per il sacrificio semplicemente tortore e piccioni, che dovevano essere offerti solamente se i genitori erano troppo poveri per offrire un agnello (Levitico 12:8). Dei critici, durante il ministerio di Cristo, lo interrogarono in merito alla autorità del Suo precursore, Giovanni il Battista, perché egli apparve in simili rudi vesti e perché il suo predicare era rozzo, privo di raffinatezza e dello stile delle scuole ecclesiastiche d'istruzione del suo tempo. Ma, Gesù disse di Giovanni che nessuno nato da donna era maggiore di lui ed egli chiese ai critici in modo piuttosto arguto: "Ma, cosa andaste a vedere? Un uomo vestito in morbidi vestimenti? Osservate che coloro che indossano morbidi vestiti stanno nelle dimore da re". In altre parole, il Signore stava mostrando loro che essi non avrebbero dovuto aspettarsi che profeti della statura di Giovanni sorgessero da un ambiente in cui erano stati viziati e riparati dalle pressioni della vita. L'umiltà e la fermezza del carattere si sviluppano meglio in una vita rude che viene dallo stento e, qualche volta, dalla sofferenza e dalla povertà. Ma, adesso, dobbiamo lasciar raccontare al fratello Branham qualcosa della sua casa, i giorni della sua infanzia e la lotta di suo padre contro la povertà.

* * *

Io ero una specie di garzone di papà. Quando vedevo questi grandi muscoli mentre arrotolava la sua manica, io dicevo: "Oh! Papà arriverà a cento anni". Mio padre aveva grandi muscoli per il rotolare ceppi nei boschi. Mi sembrava che egli non potesse mai morire. Ma, egli aveva solo cinquantadue anni, un uomo dai capelli ricci e non ancora grigi quando il suo prezioso capo si posò sulla mia spalla e Dio lo portò a casa.
Ho visto venire papà dai boschi così scottato dal sole che mamma doveva prendere le forbici e tagliare la sua camicia per staccarla dal suo dorso. Egli lavorava duramente per settantacinque centesimi al giorno per procurarci di che vivere. Io amavo mio padre anche se egli beveva. Qualche volta, mi dava una frustata, ma io mai ne ebbi una senza che ne avessi bisogno di un'altra. Egli usava tenere i Dieci Comandamenti sulla parete, con una grande frusta fatta di noce d'America su di essi. Io buscavo la mia lezione fuori nel capannone di legno quando mi comportavo male. Ma, io amavo il mio papà. Anni più tardi, egli diede il suo cuore a Cristo e si salvò, proprio alcune ore prima che morisse nelle mie braccia.


POVERTÀ NELLA CASA

Mi ricordo come papà doveva lavorare per pagare i conti. Non è una vergogna essere povero. Ma, è difficile a volte. Mi ricordo che non avevo abiti adatti per la scuola. Io andai per un intero anno senza persino la camicia da indossare. C'era una donna ricca vicino che mi diede un cappotto con un emblema di marinaio sul braccio. Io dovevo abbottonare il colletto e faceva così caldo. L'insegnante mi disse: "William". Io dissi: "Si, signora". "Bene, non ti togli quel cappotto?". Ma, io non potevo; non avevo nessuna camicia addosso. Così, io raccontai una bugia e dissi: "Ho freddo". Ella disse: "Va bene, siediti lì vicino alla stufa". Ed io mi sedetti lì mentre il sudore scorreva su di me. Poi, ella disse: "Non ti sei ancora riscaldato?". Dovetti dire: "No, signora".
Bene, fu molto duro andare avanti. Le dita dei piedi si ficcavano attraverso le mie scarpe come teste di tartaruga. Poi, un po' più avanti, io ebbi una camicia.
Vi racconterò che specie di camicia era. Era un vestito da ragazza che apparteneva originariamente a mia cugina e aveva molti riccioli di stoffa su di essa. Io tagliai la parte dell'orlo e dopo la indossai, e dovevate vedermi andare a scuola impettito. Allora, i bambini cominciarono a deridermi ed io dissi: "Per che cosa mi state prendendo in giro?". Essi dissero: "Tu hai addosso un abito da ragazza". Io dovetti mentire ancora. Dissi: "No, non c'è l'ho; questo è il mio abito da indiano". Ma, essi non mi credettero e andai via piangendo.
C'era un ragazzo che viveva vicino a noi che vendeva quelle piccole riviste "PATHFINDER". Nel fare questo, gli fu dato in premio un abito da boy-scout. Oh, quanto mi piaceva quell'abito. Era tempo di guerra allora e tutti quelli che erano grandi abbastanza in quei giorni erano in uniforme. Ho sempre desiderato essere un soldato. Io ero troppo piccolo allora. Anche in quest'ultima guerra, io non ero grande abbastanza per andarci. Ho quattro fratelli che ci andarono. Ma, Dio mi ha dato in ogni modo un'uniforme (l'armatura di Dio) così io son potuto uscire e combattere contro le malattie e le infermità che stanno attaccando le persone.
Ma, quanto desideravo quell'abito da scout, con il suo cappello e i gambali. Io dissi: "Lloyd, quando quell'abito si logora, lo darai a me?". Egli disse: "Si, lo darò a te, Billy". Ma, oh, quell'abito durò più a lungo di qualsiasi cosa che io abbia mai visto. Mi sembrò che egli non consumasse mai quella cosa. Poi, ne notai l'assenza per un po' di tempo e così andai da lui e dissi: "Lloyd cosa ne hai fatto di quell'abito da boy-scout?". Egli disse: "Billy, guarderò in giro a casa e vedrò se riesco a trovarlo". Ma, quando lo trovò, egli scoprì che sua madre lo aveva tagliato per fare delle toppe per dei vestiti di suo padre. Egli venne da me e disse: "Sono riuscito a trovare solo un gambale". Io dissi: "Dammelo". Così, lo portai a casa e lo indossai. C'era una cordicella tirata su di esso e io la fermai e pensai di essere un vero soldato. Desideravo indossarlo a scuola e non sapevo proprio come farlo. Così, finsi che una delle mie gambe era ferita e misi sù quel gambale come se io stessi proteggendo la mia gamba lesa. Ma, a scuola, l'insegnante mi mandò alla lavagna. Io cercai di nascondere la mia gamba che non aveva un gambale e tutti i bambini cominciarono a burlarsi di me. Io cominciai a piangere e l'insegnante mi fece andare a casa.
Mi ricordo quando, due volte al mese, uscivamo nel vecchio carro per pagare il conto della drogheria. Il droghiere ci dava qualche stecca di dolciume. Tutti noi bambini seduti sulle coperte là fuori, guardavamo quel dolciume quando papà lo portava fuori e ogni piccolo occhio blu avrebbe voluto guardare da vicino per vedere se ognuna di queste stecche era divisa esattamente uguale, affinché ognuno avesse la giusta quantità. Io potrei uscire questo pomeriggio e prendere un'intera scatola di cioccolatini al latte, ma non sarebbe mai come gustare quel dolciume. Quello era un vero dolciume. Qualche volta, ne succhiavo un pezzo, poi lo avvolgevo in una carta e lo mettevo nella mia tasca. Aspettavo fino a quasi lunedì e poi lo succhiavo di nuovo un po'. In quel momento, i miei fratelli avevano ormai mangiato il loro dolciume e desideravano succhiare anche il mio. Qualche volta, facevo un affare con loro e glielo lasciavo leccare un paio di volte se promettevano di aiutarmi nei lavori domestici.

Capitolo 4

Conversione di William Branham

William Branham, il ragazzo, sebbene egli avesse ricevuto queste particolari manifestazioni di provvidenza divina nella sua vita, egli non era ancora convertito. Per un periodo di tempo, egli ancora resistette a questa chiamata. All'età di quattordici anni, fu gravemente ferito mentre era a caccia e dovette trascorrere sette mesi nell'ospedale. Dio trattò con lui, ma egli ancora non prestò attenzione. Tuttavia, l'urgenza della chiamata divenne sempre più cosciente in lui. Poiché i suoi genitori non erano cristiani, egli non ottenne alcun incoraggiamento e, poiché egli diventò più grande, il nemico cercò di portarlo a reprimere quella ferma piccola voce che sempre parlava al suo cuore.

EGLI VA AD OVEST

Quando il ragazzo raggiunse l'età di diciannove anni, decise che sarebbe andato nell'ovest per lavorare in un ranch. Un mattino di settembre dell'anno 1927, egli disse a sua madre che stava andando a Tunnel Mill, in un viaggio d'accampamento, una località a circa quattordici miglia a nord di Jeffersonville. Egli disse questo poiché si rese conto che se sua madre avesse saputo dei suoi programmi di andare nell'ovest, ella lo avrebbe implorato di non fare il viaggio. Ma, quando sua madre ebbe di nuovo sue notizie, invece di essere a Tunnel Mill, egli si trovava lontano a Phoenix, Arizona. In realtà, in fondo al suo cuore, egli sapeva che stava scappando via da Dio. Per un po', egli fu felice della vita nel ranch e della novità dell'ovest, ma come tutti gli altri piaceri del mondo, presto divenne vecchio.
Delle sue esperienze nell'ovest e della chiamata di Dio che era sempre nel suo cuore, egli dice: "Molte volte ho udito il vento soffiare attraverso gli alti pini. Sembrava come se io potessi udire la Sua Voce chiamarmi fuori nella foresta, dicendo: 'Adamo, dove sei?'. Le stelle sembravano essere così vicine che si poteva raccoglierle con le proprie mani. Dio sembrava essere molto vicino.
Una cosa che ricordo così bene in merito a quel paese sono le strade nel deserto. Se si lascia la strada, ci si perderebbe facilmente. Qualche volta, i turisti vedono dei piccoli fiori del deserto e lasciano la strada maestra per raccoglierli. Essi vagano nel deserto e si perdono e, a volte, muoiono per la sete. Così è nel cammino cristiano: Dio ha una strada maestra. Egli ne parla in Isaia, al capitolo 35. È chiamata "La via santa". Molte volte, i piccoli piaceri del mondo fanno deviare dalla via maestra. Allora si perde la propria esperienza con Dio. Nel deserto, quando ci si perde, qualche volta appare un miraggio. A chi sta morendo per la sete, il miraggio sarà un fiume o un lago. Le persone correranno ad esso e cadranno dentro, solo per trovare che essi stanno semplicemente facendo un bagno nella sabbia calda. A volte, il diavolo ci mostra qualcosa di cui egli dice che è un buon momento. Questo è proprio un miraggio; è qualcosa che non è reale. Se voi ascoltate, vi ritroverete ripieni di dispiaceri sul capo. Non dategli retta, caro amico. Credete a Gesù il Quale dà acqua viva per coloro che sono affamati e assetati".


UN TRISTE MESSAGGIO

Un giorno, il giovane uomo ricevette una lettera da casa che lo informava che uno dei suoi fratelli era molto malato. Era Edward, quello che veniva dopo di lui. Egli non pensò che la malattia fosse grave e credette che ogni cosa sarebbe andata bene. Tuttavia, una sera di alcuni giorni dopo, egli ritornò al ranch dalla città e mentre stava attraversando la mensa, gli fu dato un messaggio che diceva: "Bill, vieni al pascolo settentrionale. Molto importante". Egli immediatamente uscì per il pascolo e la prima persona che incontrò fu un vecchio ranger texano che essi chiamavano "Pop". Egli aveva un'espressione triste sul suo volto e disse: "Billy, ho cattive notizie per te". Nello stesso tempo, il caposquadra venne salendo. Essi gli dissero che suo fratello, Edward, era morto.
Potete immaginare quale shock fu questo per il ragazzo quando si rese conto che mai più avrebbe rivisto suo fratello vivo in questo mondo. Gli eventi cominciarono a muoversi rapidamente da allora in poi. Ogni volta che egli resisteva a Dio, una tragedia o un dispiacere di qualche genere gli sarebbe accaduto. Quando si arrendeva ed obbediva a Dio, il Signore lo benediva e lo faceva prosperare. Indubbiamente, questa stessa lezione doveva essere appresa da ogni persona vivente. Che tutti noi possiamo imparare da quello che gli altri hanno sofferto, piuttosto che attraverso le nostre proprie amare esperienze. Ci volgiamo di nuovo al fratello Branham poiché racconta l'effetto di queste notizie su di lui, il suo triste viaggio verso casa e gli avvenimenti che seguirono, che alla fine si conclusero con la sua conversione a Cristo:

* * *

"Quando mi resi conto della notizia della morte di mio fratello per un momento non riuscii a muovermi. Era il primo decesso nella nostra famiglia. Ma, desidero dire che la prima cosa a cui pensai fu se egli fosse stato pronto a morire. Mentre mi girai attorno e guardai attraverso le gialle praterie, le lacrime scesero sulle mie guance. Mi ricordo di quanto avevamo lottato insieme quando eravamo ragazzini e quanto difficile era stato per noi. Andavamo a scuola con appena il sufficiente per mangiare. Le dita uscivano dalle nostre scarpe e dovevamo indossare vecchi cappotti attaccati al collo poiché non avevamo camicie addosso. Mi ricordo anche che, un giorno, mamma mise un po' di pop-corn in un piccolo secchiello per il nostro pranzo. Noi non mangiavamo con il resto dei bambini. Non potevamo permetterci del cibo come lo avevano loro. Noi sgusciavamo sempre sulla collina per mangiare. Mi ricordo che il giorno in cui avevamo i pop-corn, noi pensammo che era una vera festa. Così, per essere sicuro di ottenere la mia parte, io uscii prima di mezzogiorno e ne presi una buona manciata prima che mio fratello prendesse la sua parte.
Stando lì, guardando sulla prateria bruciata dal sole, io pensai tutte queste cose e mi chiesi se Dio lo avesse portato in un posto migliore. Poi, ancora Dio mi chiamò; ma, come al solito, io cercai di respingerLo.
Fui pronto per andare a casa per il funerale quando il reverendo Mc Kinney della chiesa di Port Fulton, un uomo che è proprio come un padre per me, predicò al suo funerale e accennò questo: 'Ci può essere qualcuno qui che non conosce Dio; se è così, accettaLo adesso', oh come mi aggrappai alla mia sedia; Dio stava occupandosene ancora. Caro lettore, quando Egli chiama, rispondiGli.
Non dimenticherò mai quanto il povero vecchio papà e la mamma piansero dopo il funerale. Io desideravo ritornare nell'ovest, ma mamma mi supplicò così fortemente di rimanere che alla fine fui d'accordo a restare se fossi riuscito a trovare un lavoro.
Presto ottenni un'occupazione presso la compagnia di Servizio Pubblico dell'Indiana"


MALATTIA

Circa due anni dopo, mentre verificavo i contatori nell'officina degli stabilimenti del gas di New Albany, fui sopraffatto dal gas e, per delle settimane, soffrii per questo. Andai da tutti i dottori che conoscevo. Non riuscii ad ottenere alcun sollievo. Soffrivo di acidità allo stomaco causata dagli effetti del gas. Essa peggiorò sempre. Fui portato da degli specialisti in Louisville, Kentucky. Alla fine, dissero che era la mia appendice e dissero che dovevo subire una operazione. Non riuscii a crederlo poiché non avevo mai avuto un dolore nel mio fianco. I dottori dissero che non potevano fare nient'altro per me fino a che non avessi fatto un'operazione. Alla fine, fui d'accordo a farla, ma insistetti che essi usassero un anestetico locale in modo che io potessi guardare l'operazione.
Desideravo qualcuno che stesse vicino a me che conosceva Dio. Credevo nella preghiera ma non riuscivo a pregare. Così, il ministro della Prima Chiesa Battista venne con me nella sala operatoria. Quando mi portarono dal tavolo al letto, mi sentii diventare sempre più debole. Il mio cuore stava battendo con difficoltà. Avvertii la morte su di me. Il mio respiro diventava sempre più breve. Sapevo di aver raggiunto la fine della mia strada. Oh, amico, aspetta fino a che giungi lì, allora tu penserai a molte cose che hai fatto. Sapevo di non avere mai fumato, bevuto o avuto alcuna abitudine impura, ma sapevo che non ero pronto ad incontrare il mio Dio. Se tu sei solamente un freddo e formale membro di chiesa saprai, quando raggiungi la fine, che tu non sei pronto. Così, se questo è tutto ciò che conosci in merito a Dio, io ti chiedo proprio qui di metterti in ginocchio e di domandare a Gesù di darti quell’esperienza di essere nato di nuovo, come Egli disse a Nicodemo in Giovanni al capitolo 3 e di come le campane suoneranno a festa. Lode al Suo Nome.


DIO PARLA NELLA STANZA DELL'OSPEDALE

Cominciava a diventare più buio nella stanza d'ospedale, come se fosse in grandi boschi. Potevo sentire il vento soffiare attraverso le foglie; in più, sembrava una grande strada lontano nella foresta. Probabilmente, avete sentito il vento che soffia tra le foglie e che si avvicina sempre di più a voi. Pensai: "Bene, questa è la morte che viene a prendermi". Oh! La mia anima stava per incontrare Dio; cercai di pregare ma non ci riuscii.
Il vento venne più vicino, sempre più forte. Le foglie stormirono e tutto in una volta andai via. Sembrò allora che io ritornassi un ragazzino dai piedi nudi, che stava su quel sentiero sotto lo stesso albero. Udii quella stessa Voce che disse: "Non bere, non fumare". E le foglie che io udii erano le stesse che sbatterono in quell'albero quel giorno. Ma, questa volta, la Voce disse: "Io ti chiamai e tu non volesti andare". Le parole furono ripetute tre volte. Poi, io dissi: "Signore, se sei Tu, lasciami ritornare ancora sulla terra ed io predicherò il Tuo Vangelo dai tetti delle case e dagli angoli delle strade. Io ne parlerò ad ognuno!".
Quando questa visione passò, trovai che mi sentivo meglio. Il mio chirurgo era ancora nell'edificio. Egli venne e mi guardò e fu sorpreso. Mi guardò come se pensasse che io fossi morto; poi disse: "Non sono un uomo che va in chiesa, la mia pratica è così grande, ma riconosco che Dio ha visitato questo ragazzo". Ebbene, egli disse quello che io non sapevo. Nessuno aveva detto qualcosa in merito. Se io avessi saputo allora quello che so adesso, io mi sarei alzato da quel letto gridando lodi al Suo Nome. Dopo alcuni giorni, mi fu permesso di ritornare a casa, ma ero ancora malato e fui costretto a mettere gli occhiali a causa dell'astigmatismo. Il mio capo tremava quando guardavo qualcosa per un momento.



CONVERSIONE E CHIAMATA

Cominciai a cercare e a trovare Dio. Andai di chiesa in chiesa cercando di trovare un posto dove ci fosse una chiamata all'altare alla moda antica. La parte triste fu che io non riuscii a trovarne una.
Una sera, diventai così affamato di Dio e di una reale esperienza che andai nel vecchio capannone dietro casa e provai a pregare. Non sapevo come pregare; allora, così, io proprio cominciai a parlarGli come avrei fatto con qualcun altro. Tutto in una volta, venne lì una Luce nel capannone e formò una croce, e la voce proveniente dalla croce mi parlò in un linguaggio che non potevo comprendere. Poi, andò via. Io ero incantato. Quando ritornai in me stesso, pregai: "Signore, se sei Tu, Ti prego vieni e parlami ancora". Avevo letto la mia Bibbia da quando ero ritornato a casa dall'ospedale e avevo letto in I Giovanni 4: "Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti se son da Dio". Sapevo che qualcosa mi era apparsa e, così, pregai che mi apparisse ancora. Poi, mi sembrò che fossero stati sollevati dalla mia anima un migliaio di libbre. Saltai e corsi a casa e mi sembrò come se io stessi correndo nell'aria. Mamma mi chiese: "Bill, cosa ti è accaduto?". Replicai: "Non lo so, ma certamente mi sento bene e leggero". Non riuscii a rimanere a casa più a lungo. Dovetti uscire e correre.
Capii allora che se Dio voleva che io predicassi, Egli mi avrebbe guarito, così andai in una chiesa che credeva nell'unzione con l'olio e fui guarito all'istante. Io vidi allora che i discepoli avevano qualcosa che la maggior parte dei ministri oggi non hanno. I discepoli erano battezzati con lo Spirito Santo e così potevano guarire i malati e fare potenti miracoli nel Suo Nome. Così, cominciai a pregare per il battesimo dello Spirito Santo. Un giorno, di circa sei mesi più tardi, Dio mi diede il desiderio del mio cuore. Egli mi parlò in una grande Luce dicendomi di predicare e di pregare per i malati ed Egli li avrebbe guariti senza riguardo a quale malattia avessero. Allora, cominciai a predicare e a fare quello che Egli mi disse di fare.
Di tanto in tanto, le persone mi hanno chiesto se ho ricevuto il battesimo dello Spirito Santo. Questo mi è sempre suonato come una strana domanda. Poiché è impossibile che qualsiasi dono dello Spirito Santo funzioni liberamente, a meno che l'individuo che possiede il dono non abbia ricevuto anche il Donatore.

Capitolo 5

Un Matrimonio Felice e una Conversione Fatale

Dopo la sua conversione e la sua chiamata al ministerio, lì cominciò un periodo felice della sua vita in cui le benedizioni di Dio riposarono sul giovane uomo e ogni cosa sembrò andare proprio bene. Egli cominciò un incontro sotto la tenda nella propria città natale di Jeffersonville e, per un giovane predicatore di ventiquattro anni appena entrato nel ministerio, la campagna ebbe un notevole successo. Fu stimato che in tremila parteciparono a un solo servizio e un gran numero fu convertito. Al servizio battesimale che seguì il risveglio, centotrenta persone furono battezzate in acqua. Fu in questo momento che una Luce celeste apparve sopra di lui mentre stava per battezzare la diciassettesima persona. Di Questa ne fu testimone la vasta congregazione che stava guardando dalle rive del fiume Ohio.
Quell'autunno, le persone di Jeffersonville che avevano partecipato al suo incontro gli costruirono un tabernacolo che, fino a questo giorno, mantiene il nome di "Tabernacolo Branham". Gli anni successivi furono un periodo fruttifero nel quale la benedizione di Dio riposò su di lui e ricevette parecchie visioni di cose che egli non comprese pienamente fino ad anni più tardi, quando una più completa rivelazione della volontà di Dio, in merito alla sua vita, fu fatta conoscere a lui.


MATRIMONIO

Fu durante questi anni che egli incontrò una eccellente ragazza cristiana, il cui nome era Hope Brumback. Dopo alcuni mesi di corteggiamento, la giovane signora accettò la proposta di William Branham e i due si sposarono. Gli lasceremo narrare, nel semplice ma sempre drammatico stile che ha usato sul pulpito, la storia della sua timidezza, la proposta attraverso una lettera, il suo matrimonio e egli eventi che seguirono: "Ero proprio un piccolo ragazzo di campagna ed ero veramente timido. Considerando quanto timido io ero, probabilmente vi meravigliate come mai mi sposai.
Incontrai una graziosa ragazza cristiana. Pensavo che era meravigliosa. Il mio modello di donna richiedeva una che non bevesse e non fumasse sigarette. A quel tempo, era difficile trovare una simile ragazza ed è peggio più che mai adesso. Amavo questa fine ragazza e desideravo sposarla, ma non avevo coraggio sufficiente da chiederglielo. Ma, sapevo che dovevo chiederglielo (ella era una donna troppo buona per sciupare il tempo con me), avrebbe preso qualcun altro. Guadagnavo solo venti centesimi all'ora e suo padre guadagnava parecchie centinaia di dollari al mese. Ogni sera, quando la vedevo, io dicevo: 'Glielo chiederò stasera'. E poi, un grandissimo nodo mi saliva in gola e proprio non riuscivo a farlo. Non sapevo cosa fare. Sapete cosa feci alla fine? Le scrissi una lettera e glielo chiesi.
Bene, quella lettera conteneva poco più di un romanzo: 'Cara signorina'. Io feci del mio meglio per scrivere una buona lettera, anche se sono sicuro che essa era misera. Così, nella mattinata, ero pronto a metterla nella cassetta della posta. Ma, in quel momento, il pensiero mi sopravvenne di cosa sarebbe accaduto se sua madre l'avesse presa. Ma, io avevo paura di consegnarla a lei. Alla fine, un lunedì mattina, presi abbastanza coraggio per metterla nella cassetta della posta. Mercoledì sera, avrei dovuta incontrarla e portarla in chiesa. Tutta quella settimana, prima di mercoledì, io fui veramente nervoso. Mercoledì sera, andai a vederla. E, mentre andavo, pensavo a cosa sarebbe successo se sua madre fosse uscita e avesse detto: 'William Branham!'. Sapevo che poteva andare tutto bene con la ragazza, ma non ero così sicuro della madre.
Alla fine, andai alla porta e chiesi di Hope, era il nome della ragazza. Ella venne alla porta e disse: ‘Vuoi entrare?’. Io dissi: ‘Se non ti dispiace mi siederò sulla veranda’. Ero sicuro che non mi volevano dentro. Ella disse: ‘Va bene, sarò pronta giusto fra pochi minuti’. Avevo una vecchia Ford modello T, ma ella disse: ‘La chiesa non è lontana, andiamo a piedi’. Questo mi allarmò ed ero sicuro che fosse successo qualcosa. Andammo in chiesa, ma ella non disse niente. Ero così nervoso che quella sera non ascoltai affatto quel che il predicatore disse. Voi sapete che una donna può tenervi in ansia.
Dopo aver lasciato la chiesa, cominciammo a camminare lungo la strada: era una serata al chiaro di luna. Ma, ancora ella non disse niente. In ultimo, stabilii che ella non aveva ricevuto la lettera. Questo mi fece sentire meglio. Pensai che forse la lettera era stata messa dal postino nel posto sbagliato e subito mi sentii bene come prima. Poi, ella si girò verso di me e disse: ‘Billy, ho ricevuto la tua lettera’. Io dissi a me stesso: ‘Oh, cosa farò adesso?’. Alla fine, io chiesi: ‘L-l-l’hai letta?’. Disse: ‘Uh-hu’. Diventai nervoso più che mai. Ci stavamo avvicinando a casa. Dissi. ‘L’hai letta tutta?’. Disse: ‘Hu-hu’. Adesso, eravamo alla scala. Mi chiesi se ella mi stesse conducendo dove stava sua madre. Dissi velocemente: ‘Cosa ne pensi?’. Rispose: ‘Andava tutto bene’.
Bene, non lo chiesi a sua madre, ma sapevo che avrei dovuto chiederlo a uno dei suoi genitori. Così, pensai che lo avrei chiesto a suo padre, poiché andavamo molto d’accordo. Una sera, salii dove egli era seduto nella sulla Buick. Vi ricordo che io avevo una Ford modello T. Così, gli dissi: ‘Sapete, questa che voi avete è una macchina elegante’. Egli rispose: ‘Si, anche tu hai una bella Ford’. Così, io dissi: ‘Bene...bene...bene...’. Mi guardò e disse: ‘Si, Billy, tu puoi averla’. Bene, questo fu un sollievo. Ma, io dissi: ‘Ma, voi sapete che io non posso procurarle di che vivere così come potete darglielo voi. Sapete che io guadagno solamente venti centesimi all’ora scavando trincee. Ma, farò ogni cosa che posso per lei; sarò sincero con lei e l’amerò con tutto il mio cuore’. Ed egli mise la sua mano sul mio capo e disse: ‘Billy, preferisco che l’abbia tu che non un altro che io conosco, poiché so che tu sarai buono con lei e l’amerai’. Ci sposammo e io non credo che ci fosse un altro posto sulla terra più felice della nostra piccola casa. Essa era meravigliosa. Non avevamo molti mobili in quella casa: un letto pieghevole, una vecchia coperta, un servizio da colazione e una vecchia stufa che avevo comprato da un negoziante di articoli marinareschi e misi delle nuove griglie in essa. Ma, amici, era una casa ed io preferirei vivere in una capanna ed essere nel favore di Dio piuttosto che vivere nella migliore casa che c’è.
Ogni cosa andava bene. Mia moglie risparmiava i suoi soldi per farsi un abito di percallino. Io mi sentivo così bene quando riuscivo a fare qualcosa per lei. Dopo due anni, un bambino entrò nella nostra casa: il piccolo Billy Paul. Quando per la prima volta lo sentii piangere nell’ospedale, mi sembrò di sapere che era un bambino ed io l’offri a Dio ancor prima di vederlo”.


EGLI PARTECIPA AD UNA CONVENZIONE DEL PIENO EVANGELO

Un po' più tardi, avevo risparmiato abbastanza denaro per prendere l’occorrente per la pesca e salii al lago Paw-Paw nel Michigan per alcuni giorni. I miei soldi non durarono molto a lungo e dovetti ritornare. Durante il mio viaggio di ritorno, mentre attraversavo il fiume Mishawaka, vidi un gran numero di persone riunite per un incontro. Mi chiesi che tipo di persone esse fossero e decisi che sarei andato all’incontro. Qui è dove io feci la conoscenza dei pentecostali.
Scoprii che le persone si erano riunite per una convenzione. Esse erano davvero espansive e tutto questo a me era un po' nuovo. Essi cominciarono a cantare: “Io so che era il Sangue, io so che era il Sangue”. Tutti cominciarono a battere le loro mani ed io dissi: “Mi chiedo che tipo di persone sono queste”. Subito un anziano salì e cominciò a predicare sul battesimo dello Spirito Santo. Più egli predicava più mi convinceva che forse c’era qualcosa in questo. Decisi che sarei rimasto fino al giorno seguente. Non avevo soldi per una stanza d’albergo, così, quella sera, andai nella campagna e parcheggiai in un campo di grano e dormii. La mattina seguente, mi alzai di buon’ora e ritornai alla chiesa. Avevo comprato qualche panino e del latte, quanto i miei soldi mi offrivano. Quando ritornai alla chiesa, un numero di persone si era già riunito per l’adorazione della mattina.
Quella sera, c’era un gran numero di predicatori seduti sulla piattaforma. Il conduttore disse: “Non abbiamo tempo per sentirvi tutti predicare. Così, chiederemo ad ognuno giusto di alzarsi e di dire il proprio nome”. Così, quando essi giunsero a me, io mi alzai e dissi: “Evangelista William Branham”. E mi sedetti.
Il pomeriggio seguente, essi avevano fatto alzare e predicare un vecchio uomo di colore. Egli era piuttosto decrepito ed io fui un po' sorpreso di vederli scegliere una tale persona per predicare davanti a quella grande assemblea. Egli predicò dal testo: “Dov’eri tu quando Io stesi le fondamenta della terra, quando le stelle del mattino cantavano insieme”. Bene, quella vecchia persona cominciò da circa dieci milioni di anni prima che il mondo fosse mai formato. Egli proprio quasi descrisse ogni cosa in cielo, venne giù attraverso l’arcobaleno orizzontale e predicò su ogni cosa sulla terra fino alla seconda venuta di Cristo. Nel momento in cui terminò, egli era tanto attivo quanto un giovane uomo. Infatti, egli disse mentre scendeva dal palco: “Voi non avete spazio abbastanza per me per predicare”. Io mi resi conto che Dio aveva fatto qualcosa per quell’uomo che Egli non aveva fatto per me. Quando egli aveva cominciato a predicare, io ero dispiaciuto per lui; ma, quando egli ebbe finito, io ero dispiaciuto per me stesso. Queste persone avevano qualcosa che io non avevo ed io lo desideravo.
Quella sera, io andai nel campo di grano e dormii. Nella mattinata, poiché io supponevo che nessuno mi conoscesse, decisi che avrei indossato un vecchio paio di pantaloni di lino. L’altro mio paio era diventato piuttosto sgualcito per averlo usato come un guanciale. Questo era l’ultimo giorno che io potevo rimanere poiché avevo solamente il denaro sufficiente a comprare la benzina per ritornare a casa. Ritornai alla chiesa e, quando arrivai, le persone stavano cantando e gridando. Io desideravo il battesimo dello Spirito Santo se Dio voleva darmelo.

CHIAMATO A PREDICARE ALLA CONVENZIONE

Il ministro in carica si alzò e disse: “Noi abbiamo appena avuto il servizio di testimonianza condotto dal più giovane predicatore qui. Il prossimo più giovane ministro è William Branham di Jeffersonville”. Egli disse: “Vieni avanti, reverendo Branham, se sei nell’edificio”. Potete essere sicuri che questo mi spaventò. Guardai in basso e vidi i miei pantaloni di lino. Così, io proprio sedetti veramente immobile. Infatti, in precedenza, non avevo mai visto un sistema per discorso pubblico ed io certamente non desideravo alzarmi da lì e predicare davanti a tutti quei potenti predicatori. Essi chiamarono ancora: “Qualcuno sa dove si trova il reverendo Branham?”. Ma, io solamente mi rannicchiai giù nella mia sedia, più in basso di prima. La chiamata fu ripetuta ancora. L’uomo di colore seduto vicino a me si girò attorno e disse: “Sapete chi è?”. Io non potei dire una bugia, così dissi: “Sissignore, io lo conosco”. Egli disse: “Vai a prenderlo”. Dissi: “Ascolta, sono io il fratello Branham, ma ho addosso questi pantaloni di lino e non posso salire su quel palco”. Ma, l’uomo di colore disse: “A queste persone non importa come voi siete vestito. Ad essi importa quello che sta nel vostro cuore”. Bene, io dissi: “Per piacere, non dite niente in merito”. Ma, l’uomo di colore non aspettò oltre. Egli gridò: “Eccolo! Eccolo!”. Il mio cuore venne meno; non sapevo cosa fare; ma, la sera precedente, fuori nel campo di grano, io avevo pregato: “Signore, se queste sono le persone che io ho sempre desiderato trovare, che sembrano così felici e libere, fà che io possa trovare favore presso di loro”. Bene, il Signore mi aveva fatto trovare favore presso di loro, ma mi dispiaceva profondamente salire su, davanti alla folla, con i pantaloni di lino. Ma, ognuno mi stava guardando ed io dovevo fare qualcosa. Così, andai sulla piattaforma. La mia faccia era rossa ed io mi girai attorno e vidi i microfoni e pensai in me stesso: “Che sono queste cose?”. Pregai: “Signore, se Tu hai mai aiutato qualcuno, aiuta me adesso”.
Aprii la Bibbia e miei occhi caddero sul versetto: “L’uomo ricco aprì i suoi occhi nell’inferno”. Ed io predicai sul testo: “E allora egli pianse”. “Non c’erano cristiani ed allora egli pianse. Non c’erano chiese ed egli pianse. Non c’erano fiori lì ed egli pianse. Non c’era Dio ed egli pianse”. Ero stato un predicatore piuttosto formale; ma, mentre predicavo Qualcosa aveva preso possesso di me e la Potenza di Dio scese sull’assemblea.


I FRATELLI GLI CHIEDONO DI CONDURRE DEI RISVEGLI

Dopo che il servizio finì (durò per circa due ore), andai fuori. Un predicatore venne da me. Egli era una persona imponente, con gli stivali da cow-boy, e venne e si presentò a me. Disse: “Io vengo dal Texas ed ho una buona chiesa laggiù. Cosa ne pensi di tenere per me due settimane di incontri?”. Venne da me un altro predicatore della Florida e disse: “Che ne pensi di venire e di tenere un incontro per me?”. Presi un pezzo si carta e misi i nomi e gli indirizzi e, in pochi minuti, avevo abbastanza risvegli elencati da durarmi per tutto l’anno. Bene, io ero felice. Saltai nella mia piccola Ford modello T e andai giù attraverso l’Indiana. Quando raggiunsi casa, mia moglie venne correndo fuori e gettò le sue braccia intorno a me; mentre mi guardava, chiese: “Per cosa sei tu così felice?”. Dissi: “Ho incontrato il più felice gruppo di persone che abbia mai incontrato nella mia vita. Esse sono veramente felici e non si vergognano della loro religione, infatti qualcosa mi è accaduta da allora in poi. Queste persone mi hanno fatto predicare alla loro convenzione e, in più, ho ricevuto parecchi inviti a predicare nelle loro chiese”. Adesso, io dissi: “Verrai con me?”. Ella rispose: “Tesoro, io ho promesso di andare con te dovunque fino a che la morte non ci separa”. Possa Dio benedire il suo fedele cuore.
Così, io decisi di salire e parlare a mamma. Quando arrivai lì, io dissi: “Mamma, ho qualcosa da dirti”. Allora, io le raccontai in merito agli inviti. Ella chiese: “Cosa farai per i soldi?”. Avevamo solo diciassette dollari tra noi qui, ma sentimmo che il Signore ci avrebbe provveduto. Ella mise le sue braccia intorno a me e mi benedì. Ella ancora prega per me. Disse: “Figliuolo, noi usavamo quella specie di religione nella nostra chiesa anni fa ed io so che è vera”.


UNA DECISIONE FATALE

E, amici, quello che dico adesso vi sia di insegnamento. Che dai miei errori derivi la vostra benedizione. Amici e parenti mi misero in guardia sul pericolo di accettare quel che io sapevo fosse la chiamata di Dio per me. Alcuni dissero che le persone che avevo incontrato alla convenzione erano persone senza valore. Più tardi scoprii, e lo dico con riverenza, che quel che fu chiamato “spregevole” era il “fior fiore della raccolta”. Mi fu detto che mia moglie non avrebbe avuto da mangiare a sufficienza, che avrebbe mangiato un giorno e sofferto la fame un altro. Altri mi dissero che era compito mio rimanere lì ed occuparmi dell’opera in Jeffersonville. Io diedi loro ascolto e, alla fine, decisi di non partire. Io e i miei amici non ci rendemmo affatto conto allora che entro otto mesi il Ohio avrebbe straripato e la mia famiglia sarebbe stata presa nella tragedia della terribile inondazione.
Fu in questo periodo che l’unzione di Dio che era scesa su di me mi lasciò. Essa effettivamente non ritornò mai fino a cinque anni più tardi. E la mia chiesa, che fino a quel tempo era stata una chiesa crescente e prospera, adesso cominciò a diminuire. Ogni cosa non andava bene. Con la mia chiesa che andava giù, io non sapevo cosa fare. Allora, cominciò il periodo più oscuro della mia vita, quando l’inondazione del fiume Ohio, che prese così tante vite, venne e fu responsabile della morte di due delle persone a me più care in tutto il mondo.

Capitolo 6

La grande inondazione dell’Ohio del 1937

L’inverno del 1937 fu particolarmente duro per l’intera nazione. Neve insolita cadde nel nord-ovest e coprì il paese per molti giorni. Ma, fu nell’est che la tragedia veramente colpì. Pioggie violente e protratte caddero persistentemente per settimane, ingrossando i molti affluenti che affluiscono nel grande fiume Ohio che scorre nella vasta aerea ovest degli Appalachions. Gradualmente il livello del fiume passò il punto di piena. Grandi popolazioni che vivevano sulle rive dell’Ohio notarono questo con non poca apprensione e allarme, essi non videro alcun segno di abbassamento nel flusso dell’acqua che cercava uno sbocco giù a valle. Giorno dopo giorno, le acque continuarono ad aumentare. Dighe e argini furono rafforzati, ma le persone sapevano che occorreva che uno sfondamento avvenisse solamente in un punto per permettere alle acque di aprirsi a ventaglio e affluire nelle vaste aeree di terreni agricoli e anche nelle città che erano state costruite lungo il fiume. Sulla riva nord dell’Ohio, di fronte a Louisville, Kentucky, si trova la città di Jeffersonville, Indiana. Di tutti quelli che abitavano nella città, a nessuno, forse, l’infausta minaccia di un’inondazione apparve in un momento più inopportuno che a William Branham. Sua moglie aveva contratto una grave infezione polmonare, mentre faceva compere al di là del fiume a Louisville. A causa di questa circostanza, tutta la sua attenzione e il suo interesse erano concentrati sulla sua guarigione. Ma, la notizia raggiunse loro, come pure gli altri abitanti della città, che la cresta del fiume stava lentamente seguendo la corrente e gli argini indeboliti, in maniera evidente, non potevano tenere ancora per molto. Sembrava che Jeffersonville fosse perduta. Tuttavia, molte delle persone restarono.
Mentre la notte scendeva, William Branham era in servizio, lavorando con la squadra di soccorso che pattugliava le acque infuriate del fiume in aumento. A mezzanotte, i loro peggiori timori si realizzarono. I fischietti cominciarono a suonare, avvertendo ognuno di lasciare la città. Le sirene alle caserme dei pompieri suonarono nella notte. La famiglia Branham e migliaia di altri furono costretti a fuggire per le loro vite. La moglie, essendo gravemente malata e non in condizione di essere portata fuori nella tempesta, dovette essere trasferita in un ospedale provvisorio costruito dal governo, che era situato su un altipiano. L’esposizione al freddo portò entrambi i loro bambini ad ammalarsi gravemente di polmonite. Il padre portò anche loro all’ospedale, dove furono presi in cura su letti frettolosamente improvvisati, dove un gran numero di altre vittime stava aspettando l’attenzione del personale sovraccarico di lavoro. Era un luogo terribilmente povero per un ospedale e, a rendere peggiore le cose, le porte continuavano a chiudersi avanti e indietro; le persone si precipitavano dentro e fuori, gridando istericamente, le loro case erano state spazzate via dalla forte corrente.
Per quanto egli desiderasse restare vicino ai suoi cari, il giovane ministro si rese conto che aveva la responsabilità di ritornare indietro e assistere la squadra di soccorso che aveva lavorato freneticamente notte e giorno. La tragedia stava avendo luogo in molti punti poiché le acque, inesorabilmente, si erano riversate attraverso la città e fuori nella campagna. Gli fu detto di andare in una certa strada dove l’acqua aveva scosso le case dalle loro fondamenta. Manovrando la sua barca giù attraverso le acque tempestose di questa aerea, l’attenzione del giovane ministro fu attirata da una scena pietosa. Una madre e i suoi figliuoli, che stavano sulla veranda del piano superiore di una casa, stavano freneticamente facendo dei segni e chiamandolo per un soccorso. In questo momento drammatico del racconto, lasceremo il fratello Branham descrivere con le proprie parole le cose che accaddero.


* * *

Udii qualcuno gridare e, guardando su, vidi una mamma con i suoi bambini stare sulla veranda del piano di sopra di una casa barcollante, le grandi onde si infrangevano contro di essa. Avevo praticamente vissuto sopra il fiume tutta la mia vita e pensai che forse potevo aiutare a liberare la donna, anche se significava rischiare la mia propria vita per lei e i suoi piccoli bambini; così, mi avviai in direzione della casa. Dopo che finalmente li misi tutti nella barca, la signora quasi svenne...Ella continuava a gemere qualcosa in merito al suo bambino ed io pensai che forse ella avesse lasciato il suo bambino nella casa. Così, dopo averli messi in salvo su un altopiano, io provai a ritornare. Ma, fu troppo tardi; l’acqua adesso stava venendo troppo veloce, ed io fui preso nella corrente. Oh, non dimenticherò mai come mi sentii in quel momento. Così, tante cose passarono attraverso la mia mente; come avevo cercato di vivere una buona vita cristiana, di predicare la Parola, di fare quanto di meglio sapevo, ma sembrava che tutto fosse contro di me adesso.
Quando, alla fine, ebbi la mia barca sotto controllo ed approdai, provai a fare la strada per l’ospedale del governo (erano quattro ore da quando lo avevo lasciato); ma, nell’arrivare, scoprii che l’acqua aveva irrotto lì dietro e tutte le persone erano state evacuate. Io non sapevo dove fosse mia moglie e nessuno era in grado di dirmelo. Oh, come ero triste in quell’ora. Continuai a chiedere informazioni e, alla fine, mi fu detto da un ufficiale che essi erano stati mandati su un treno che stava andando verso Charleston, una città a circa dodici miglia su Jeffersonville, dove io mi precipitai velocemente per vedere se potevo raggiungerli. Un piccolo affluente proprio su di noi aveva straripato i suoi argini facendo circa cinque miglia di acqua che scorreva velocemente tra lì e Charleston, trascinando via le case degli agricoltori; ed io sapevo che il treno doveva andare giusto attraverso questo territorio. Non avevo alcun mezzo per sapere se esso era giunto a destinazione prima che l’acqua infrangesse o se era stato eliminato il binario...
Per un bel po’ di tempo, io non fui in grado di apprendere niente; ma, poi appresi che il treno era passato. Mi procurai un fuoribordo e cercai di andare contro le acque, ma erano proprio troppe. L’acqua mi travolse e fui abbandonato in un luogo chiamato Fort Fulton con parecchi amici per quasi due settimane. La nostra provvista di cibo era molto scarsa ed io ero ancora all’oscuro in merito a mia moglie e ai bambini.
Appena le acque si abbassarono abbastanza da far passare il mio autocarro, andai per cercarla. Non sapevo se mia moglie, i bambini, mamma e papà fossero vivi o morti. Lì, Dio continuò a parlare al mio cuore ed io riuscii proprio ad immaginare quello che deve essere per coloro che non hanno alcuna speranza in un momento simile. Il giorno seguente, attraversai le acque e cominciai la mia ricerca a Charleston. Nessuno lì sapeva qualcosa in merito a un treno che era giunto o aveva sentito di qualcuno di nome Branham. Con aria abbattuta, mentre scendevo la strada, incontrai un vecchio amico, il signor Hay. Egli gettò le sue braccia attorno a me e disse: “Billy, li troveremo ovunque!”. Discesi all’ufficio dei dispacci e chiesi quando il treno era giunto e dove era andato; ma, anche questo non mi fu di aiuto. Era avvenuto due settimane prima e c’erano state molte devastazioni ed egli pensò di salire oltre nell’Indiana in qualche posto. Un macchinista che stava vicino alzò la voce e disse: “Oh, mi ricordo questo caso. Una mamma con due piccoli bambini malati. Noi li abbiamo inviati a Columbus”. Disse: “ Giovanotto, non è possibile salire lì, poiché le acque hanno tagliato fuori tutti i treni”. Così, c’era ancora una cattiva notizia. Ma, io sarei andato a cercarla comunque. Cominciai a camminare lungo la strada, piangendo, con il cappello nelle mie mani. Oh! Questo mi richiama alla memoria dei ricordi ancora a pensarlo. Presto una macchina si fermò vicino a me e la voce di un buon amico esclamò: “Billy Branham! Entra. So a chi stai cercando, tua moglie e i tuoi bambini!”. Io risposi: “Si”. Egli disse: “Sono a Columbus, nell’ospedale. Tua moglie è vicina alla morte”. “Non c’è un modo per raggiungerli?” chiesi freneticamente. Rispose: “Io posso portarti lì; ho trovato una via nascosta attraverso qualche sentiero, passando attraverso le acque”. Noi raggiungemmo Columbus quella notte.



IL DOTTORE CONSIDERA SPACCIATA HOPE

Ci precipitammo alla chiesa battista, che era stata usata come ospedale, gridando il suo nome. La trovai. Oh! Ella stava quasi per andarsene! Le chiesi dei bambini; erano entrambi molto piccoli, erano rimasti a casa di mia suocera. Mi inginocchiai di lato all’amaca dove Hope era stesa. Gli occhi oscuri, che esprimevano l’intensa sofferenza, li alzò verso di me mentre presi la sua debole e pallida mano nella mia e pregai come meglio sapevo. Ma, visibilmente senza effetto; non ci fu nessuna risposta. Ella peggiorò. Un medico mi chiese. “Non siete un amico del dottor Sam Adair?”. “Si”. “Devo dirvelo, reverendo; vostra moglie sta morendo”. Io protestai: “Sicuramente no”. “Si” rispose seriamente e andò via.

Capitolo 7

Disperazione - Poi un segno dal cielo.

Ritornai a casa e cercai di rassettarla meglio che potevo dalle conseguenze dell’inondazione. Il dottore Adair disse che potevo portare a casa mia moglie e bambini, così cercai di rendere il luogo il più confortevole possibile per loro. Combattei una dura battaglia per salvarli, chiamai uno specialista da Louisville...fu proprio inutile: Essi erano andati troppo oltre. Ma, io sono sicuro che mia moglie non lo sapeva in quel momento. Ella fu coraggiosa lungo tutto il cammino. La riportammo all’ospedale in modo che potesse ottenere il giusto tipo di trattamento. Niente le faceva bene. Facemmo i raggi X e scoprimmo che la tubercolosi aveva avanzato sempre più a fondo nei suoi polmoni.


CHIAMATO AL CAPEZZALE DELLA MOGLIE MORENTE

Un giorno, mi chiamarono dal lavoro...(stavo lavorando, cercando di togliermi i debiti. Avevo fatto centinaia di dollari di debiti)...mi fu detto: “Se desideri vedere tua moglie viva, faresti meglio a venire adesso!”. Entrai in macchina e mi precipitai alla città veloce quanto potevo. Mi precipitai al piano di sopra e verso la sala; e la prima persona che vidi fu un mio piccolo amico, il dottor Adair. Eravamo stati proprio come fratelli durante le nostre vite. Capii, quando lo guardai, che aveva cattive notizie. Egli disse: “Temo che ella se ne è andata adesso”. Egli coprì il suo volto e andò nella piccola anticamera. Cercai di trattenermi; implorai: “Vieni, entra con me, Doc”. “Non posso - rispose - ella era proprio come una sorella per me. Non posso ritornare lì, Bill”. Mi avviai da solo ed egli chiamò un’infermiera affinché entrasse con me. Quando la vidi, anch’io sentii che ella se ne era andata. Il lenzuolo era messo sul suo volto. Ella era solo uno scheletro di quello che era stata prima...così debole e pallida...Oh! Io la presi nelle mie braccia e cominciai a scuoterla. Gridai: “Tesoro, rispondimi!...Dio, Ti prego, lascia che ella mi parli ancora una volta”. Ella stava già attraversando il confine...Ma, all’improvviso, ella si girò per guardarmi. Aprì quei grandi dolci occhi marroni. Cominciò ad alzare le sue braccia per ricevermi, ma era troppo debole; così, io mi avvicinai di più a lei. Capii che desiderava dirmi qualcosa. Amici, qui sta quello che ella mi disse (in parte). Questo rimarrà nella mia memoria fino al giorno in cui la incontrerò.


HOPE DESCRIVE IL PARADISO

Ella disse: “Ero quasi a casa. Perché mi hai chiamato?”. Io le dissi che non sapevo che avevo interrotto qualcosa. Ella cominciò a raccontarmi riguardo al paradiso da dove io l’avevo chiamata, come appariva...alberi e fiori belli, uccelli che cantavano, non un dolore nel suo corpo. Per un momento, io pensai che forse non avrei dovuto chiamarla...(ma, benedico il suo cuore...adesso ella sta godendo di quel luogo da molto tempo). Ella rivisse per alcuni momenti e mi raccontò come era stata portata a casa da alcune creature angeliche. Mi aveva sentito chiamarla da molto lontano. Amici, c’è una terra oltre il fiume in qualche posto nel lontano aldilà. Forse milioni di anni luce lontano, ma è lì...e noi stiamo viaggiando per quella via.


NELLE ULTIME ORE SI RICORDA DI AVVENIMENTI MINORI

Ella descrisse quanto bello era. Disse: “Tesoro, tu lo hai predicato, ne hai parlato, ma non puoi sapere quanto glorioso è”. Ella desiderava ritornarci. Ella rifletté un momento e poi disse: “Ci sono due o tre cose che desidero tu sappia”. Chiesi: “Quali sono?”.
“Ti ricordi, Bill - ella cominciò - una volta in cui tu uscisti per procurarmi un paio di calze?”. Mi ricordo quella volta . Quella sera, ella si era vestita per andare a Fort Wayne per un servizio e aveva bisogno di un paio di calze. Ella mi aveva detto di prendere un paio di “full size” o “full back”, “rayon” o “chiffon”, o qualcosa del genere. Mi sembrava che mai avrei potuto ricordare qualcosa in merito a degli abiti delle donne, così andai giù per la strada dicendo a me stesso: “Chiffon, chiffon, chiffon”. Qualcuno disse: “Salve, Billy”...Io dissi: “Salve, chiffon, chiffon, chiffon”. Poi, incontrai qualcun altro che cominciò a raccontarmi quanto buoni erano i pesci che stavano abboccando e io dimenticai di che tipo era ciò che dovevo comprare. Dovevo procurarli da Penny, ma conoscevo una ragazza che lavorava da un negozio da quattro soldi e sapevo che ella poteva aiutarmi se io le avessi raccontato la situazione. Mi precipitai lì...(il suo nome era Thelma Ford; adesso ella è una mia vicina)...Dissi: “Thelma, desidero prendere un paio di calzini per Hope”. Ella rise: “Oh, Hope non indossa calzini, ella indossa calze”. “Bene, un paio di calze allora”. Ella chiese: “Che tipo desidera?”. “Che tipo avete?” sperando che ella avrebbe menzionato il nome che io dovevo ricordare. Disse: “Rayon, chiffon, eccetera”. Bene, sfortunatamente ella menzionò per prima quello sbagliato, ma mi suonò come il nome giusto, così io dissi: “È questo!”.
“Vuoi dire che Hope vuole calze di rayon?”.
“Questo è ciò che ha detto” risposi; così, ella cominciò ad incartarle. Ma, quando andai a pagare, trovai che esse costavano solamente circa 39 centesimi, così ne comprai due paia.
Quando raggiunsi casa per dargliele, cominciai a stuzzicarla (sapete come piace agli uomini stuzzicare le proprie mogli in merito all’essere dei cacciatori di buoni affari). Io le dissi che ero l’unico che aveva trovato un’occasione in quel periodo e le diedi le calze. Ella non disse niente, ma io pensai che ella aveva guardato un po' delusa e, quando raggiunse Fort Wayne, notai che ne comprò qualche altro paio. Ella fu abbastanza signora da non dirmi l’errore in quel momento, ma ella stava pensando alle piccole cose del genere nell’ora della sua morte.


RISPARMIA IL DENARO PER COMPRARE UN FUCILE PER SUO MARITO

La sua vita stava lentamente venendo meno, ma ella continuò. “Ricordi il fucile che desideravi comprare a Louisville e noi non potevamo permettercelo?” (come ben ricordavo...sono sempre stato un cacciatore e quando vedevo quel fucile particolare, io pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto averlo).
“Si”. Stavo cercando di nascondere le lacrime alla sua vista.
“Ho risparmiato i miei nickel e i miei decimi per comprarlo per te. È proprio quasi finita per me; ma, quando vai a casa, troverai il denaro steso sotto una carta sulla parte superiore della vecchia credenza”.
Non saprete mai come mi sentii quando trovai quei sei o sette dollari che ella aveva messo via per tutto quel tempo per quel fucile. Io lo comprai ed ancora lo possiedo e intendo conservarlo fino a che posso e poi lo darò al mio piccolo ragazzo.


LE SUE ULTIME PAROLE

Mi ricordo che fu allora che ella mi chiese di non vivere solo, di sposarmi una brava ragazza cristiana che fosse ripiena dello Spirito di Dio e che si sarebbe presa cura dei bambini. Non desideravo promettere questo; ma, alla fine, lo feci per far piacere a lei. Alcuni minuti dopo questo, ella disse debolmente: “Bene, adesso me ne sto andando”.
“Non parlare così” io supplicai.
“Non mi spiace andare adesso - disse - poiché ho visto quanto è meraviglioso”.
“Te ne stai veramente andando adesso, cara?” io chiesi con le lacrime agli occhi.
“Si”. Mi guardò negli occhi e disse: “Mi prometterai di predicare sempre questo meraviglioso Vangelo?”. Io lo promisi. Disse: “Bill, Dio ti userà”. (Benedico il suo cuore...Mi sono spesso chiesto se Dio può permetterle di guardare giù sopra di noi mentre andiamo da un luogo all’altro nel nostro ministerio, cercando di obbedire alla chiamata che ella sentì che Dio avrebbe inviato)
Ella parlò ancora. “Tu sei stato un buon marito”. Una piccola infermiera stava vicino ed ella le disse: “Spero che voi possiate avere un marito buono così come l’ho avuto io”. Naturalmente, questo quasi mi spezzò il cuore, ma sapevo che dovevo tenermi su per amor suo. Cercai di sorridere e dissi: “Tesoro, se tu te ne vai, noi ti seppelliremo a Walnut Ridge fino a che Gesù viene. E se io mi addormenterò prima di quel momento, probabilmente io sarò accanto a te”. Così, io dissi: “Altrimenti, io sarò fuori sul campo di battaglia, in qualche luogo”. Mentre i dolci occhi marroni stavano oscurandosi, io proseguii: “Quando salirai alla nuova Gerusalemme...aspetta al lato est della porta e comincia a chiamare il mio nome...Quando vedi Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Paolo e Stefano e tutti loro venire su, io sarò lì, cara”. Ella mi tirò a sé e mi diede il bacio d’addio...Poi, ella andò a stare con Dio.
Eccomi...ancora che mi sforzo, che lavoro, che cerco duramente di mantenere quella promessa.


GLI RIFERISCONO CHE LA BAMBINA È MORENTE

Dopo che ella trapassò, mi avviai a casa per vedere i bambini. Quanto disperatamente cercavo un po' di pace nella mente. Andai da mia madre...Andai nella nostra casa, la mia e di Hope, ovunque niente mi soddisfaceva. Non riuscivo a riposare. Molte di voi persone sapete quel che significa. Quella notte, alla fine, andai a letto e cercai di dormire. Qualcuno bussò alla porta. Pensai: “Cosa può essere adesso?”...Una voce chiamò: “Billy, la tua bambina adesso sta morendo”.
Non dimenticherò mai la notte in cui egli venne a chiamarmi. Pensai: “Oh! Cosa è questo?”, quando bussò alla porta. Come se non fosse stato abbastanza che avessi perso mia moglie quel giorno, l’amico era venuto con la notizia che la mia bambina stava morendo. Quando entrammo nel suo piccolo furgoncino per andare dalla bambina, io pensai che la vita era alla sua fine. Come potevano accadere queste cose! Quando arrivammo, trovammo la bambina molto vicina alla morte. Il dottor Sam Adair era venuto e l’aveva visitata. Egli mi disse che non c’era niente che poteva essere fatto di cui egli ne era alla conoscenza; ma, in ogni modo, noi la portammo subito all’ospedale. Lì, anche uno specialista di Louisville stabilì che c’era poca speranza. Mi portarono al laboratorio dell’ospedale e mi mostrarono il germe della spina dorsale della bambina. Ella aveva una meningite spinale che aveva contratto da sua madre. Non c’era affatto alcuna possibilità per lei di stare bene. Sarebbe morta molto presto. Non posso esprimere con labbra umane come questo mi portò via a pezzi. Ogni altra cosa era andata male e poi stava avvenendo questo. Questo proprio va’ a mostrare che non sapete mai quel che il futuro riserva.
Quindi, andai a vedere la mia bambina dove i casi isolati erano mantenuti nel seminterrato. Vidi la piccola cara stesa lì. Quando ci penso, il mio cuore proprio si spezza. Era estate e il personale dell’ospedale, essendo molto affaccendato, non le stava dando la giusta attenzione. Come entrai, io la guardai ed ella cercò di guardarmi. Ella era appena grande abbastanza da essere paffuta e dolce. La povera piccola cosa non era mai uscita dallo spasmo che la meningite aveva provocato. Una delle sue gambe era tirata su e una delle sue braccia era contratta. La sua piccola gamba si muoveva su e giù. Oh! Quale scena pietosa.
Mi inginocchiai vicino al letto e cominciai a pregare. Piansi: “Dio, Ti prego di non prendere la mia bambina”. Sapevo che avevo fatto un grave errore nel non abbandonare ogni cosa e a non uscire nell’opera evangelistica. Credo che il dono era pronto per essere manifestato allora, ma avevo tralasciato di andarci. Mi gettai giù e cominciai a pregare e a piangere e a chiedere a Dio di risparmiare la sua vita. Sembrava come se una cortina oscura era sospesa in mezzo ed ella stava cadendo. Mi sollevai per guardarla e dissi: “Sharon, non riconosci papà?”. Credo veramente che ella sapeva che io ero lì. Sembrava come se ella stesse cercando di agitare la sua manina e le sue labbra stavano tremando come se stesse per piangere. Era tragico: l’agonia era così grande che i suoi occhietti si incrociavano. Oh! Quando vedo un bambino con gli occhi incrociati penso a quel momento: “Gli occhi della mia bambina che si incrociarono per la dura sofferenza. Voi che avete bambini capite come io mi sentii.


MADRE E BAMBINA VENGONO SEPPELLITE INSIEME

Pregai e imposi le mani su di lei. Ma, gli angeli vennero un po' più tardi e portarono la piccola cara a stare con sua madre. Ritornai a casa, desolato e stanco. Due giorni dopo, noi la seppellimmo nelle braccia di sua madre. Mi ricordo che rimasi con il cuore spezzato e sgomentato per la sepoltura. Il fratello Smith, il ministro metodista lì nella città, predicò il sermone per entrambe. Oh! Come mi sentivo! Era insopportabile. In qualche modo, il soffiare del vento sulle foglie degli alberi mi ricordarono il vecchio cantico:
“C’è una terra al di là del fiume che essi chiamano il piacere eterno,
e noi raggiungiamo questa riva solamente attraverso il grado della fede.
Uno ad uno, noi raggiungiamo la porta, lì per dimorare per sempre con gli
immortali,
quando essi suonano queste campane d’oro per te e per me”.
So che un giorno il sepolcro si spalancherà, poiché c’è una tomba vuota in Gerusalemme. So che un giorno esso sarà aperto anche perché essi credettero in Gesù Cristo, il loro risorto Redentore.
Ritornai a lavorare, cercando di fare tutto quello che potevo per pagare i lunghi conti e i debiti di cui ero debitore. Non dimenticherò mai una mattina in cui stavo leggendo un contatore su un palo dell’autostrada centocinquanta, vicino a New Albany. Stavo cantando fra me stesso: “Su una collina lontana, stava una vecchia rozza croce, l’emblema della sofferenza e dell’infamia. Il sole splendeva brillantemente quella mattina e il palo proiettava un’ombra su una collina di fronte a me. Era a una tale angolatura che la traversa e anche il mio corpo sospeso alla cintura di sicurezza formavano l’ombra.
C’era la croce dappertutto ancora!


SCORAGGIATO E DISPERATO PER LA MORTE DEI SUOI CARI

Desideravo andare e stare con la mia famiglia. La vita sulla terra non significava più niente per me. Tutto quello per cui avevo vissuto era nell’altro mondo; senza di loro il mio cuore infranto non poteva trovare il coraggio di sostenere la lotta. Ma era la volontà di Dio, io credo, nel conservare il Suo dono...Egli aveva un piano e doveva essere adempiuto. Sono sicuro che occorreva ogni tragedia e ogni profondo dolore attraverso cui dovetti passare per giungere al punto in cui Egli poteva usarmi. Dio sa quel che è meglio.
Sfrecciai via giù al palo; il sudore stava scorrendo su tutto me stesso; stavo tremando. Tolsi i miei speroni, smisi e andai a casa. Entrai a casa, sperando disperatamente che qualcosa togliesse dalla mia mente il mio dolore. Ma, cosa potrebbe fare una casa vuota?...Una casa con ogni cosa ancora sistemata come l’aveva lasciata lei. Ogni cosa che guardavo mi ricordava lei. Mentre camminavo in giro per la casa, con aria abbattuta, i miei occhi caddero su un po' di posta che era entrata. Su una busta lessi queste parole: “Signorina Sharon Rose Branham”. Il mio cuore s’infranse di nuovo. Era una lettera della banca e un piccolo assegno era stato inviato alla mia bambina...i suoi piccoli risparmi di Natale erano stati restituiti; penso che ammontavano a circa $1,80 . Oh! Cominciai a piangere e mi inginocchiai sul pavimento. Ero così depresso; ogni cosa di sembrava troppo difficile da sorreggere. Mentre ero inginocchiato lì, pensai: “Signore, se non mi aiuti, non so quel che farò!”.


CADE IN UN PROFONDO SONNO; SOGNA IL PARADISO

All’improvviso, caddi in un sonno esausto...(questo fu un gradito sollievo). Mentre dormivo, sognai che ero fuori nell’ovest (ho sempre amato l’ovest); stavo camminando con un paio di stivali e uno di quei grandi cappelli dell’ovest. Passavo vicino a una vecchia carrozza coperta; una delle ruote era rotta ed io stavo fischiettando quella canzone: “La Ruota della Carrozza è Rotta”. Io sobbalzai alla visione di una bella giovane ragazza di 17 o 18 anni. Ella sembrava come un angelo che stava lì vestita di bianco, i suoi bei capelli biondi erano soffiati dal vento, i suoi occhi blu scintillavano.
Io dissi: “Buongiorno, signorina”, e mi avviai per andare oltre, ma ella disse: “Ciao, papà”. Mi girai attorno con stupore e smarrimento ed ella ripeté: “Ciao, papà”.
Io dissi: “Vi chiedo scusa...mi dispiace, ma non capisco. Come posso essere vostro padre? Ebbene, voi siete grande quasi quanto me. Ci deve essere un errore”.
“Tu proprio non lo sai dove ti trovi, papà”, ella replicò. “Giù sulla terra , io ero la tua piccola Sharon”.
Io dissi: “Non voi”.
Ella disse: “Lì, sulla terra, io ero la tua Sharon”.
“Ma tu eri proprio una piccola bimba” io dissi.
Poi, ella mi ricordò: “Papà, non ti ricordi il tuo insegnamento sull’immortalità?”.
Dissi: “Si, mi ricordo il mio insegnamento su questo. Ecco perché qui tu sei così?”.
“Papà, dov’è Billy Paul?” ella chiese (questo è il mio ragazzino).
Le dissi che egli era stato con me fino a poco prima.
Ella disse: “Mamma ti sta aspettando, papà, ed io rimarrò proprio qui e aspetterò che Billy Paul venga”.
“Dov’è mamma?” chiesi.
Disse: “Guarda alla tua destra, papà” ed io guardai attorno alla mia destra. Oh, sembrava come se dei raggi di luce gloriosa splendessero su una montagna, bei palazzi su colline verdi, fiori ed alberi. Le parole non potrebbero mai descrivere quello che io vidi in quella scena. Sharon mi indicò una delle grandi case e mi disse di salire lì; questa era la mia casa e mamma mi stava aspettando lì.
“La mia casa?” chiesi imbarazzato. “Ebbene, io non ho mai posseduto una casa”.
“Bene, papà, tu ne hai una adesso . Vai avanti ed io aspetterò qui mio fratello”.


INCONTRA DI NUOVO SUA MOGLIE

Mi avviai lungo un piccolo sentiero che conduceva alla casa; e quando salii a questo luogo piacevole, io vidi mia moglie venire fuori per incontrarmi, così meravigliosamente vestita di bianco, i suoi lunghi capelli neri svolazzavano giù sulla sua schiena. Non posso esprimere a parole la sensazione che ebbi nel rivederla. Le chiesi di spiegarmi tutto questo, non riuscivo a spiegarmi come poteva accadere. Parlammo insieme come avevamo sempre fatto, le feci notare quale bella giovane donna la nostra bambina era diventata, ed ella fu d’accordo. Ma, io proprio non riuscivo a capire.
Ella disse: “Capisco che tu non riesci a comprendere questo, poiché le cose terrene non sono come le cose di qui. Questo è il paradiso”.
“Ma, io non capisco questa casa meravigliosa. È tua?”.
“Si - ella replicò - è la nostra dimora eterna”.
“Ma, non capisco perché avrei l’opportunità di stare in un posto come questo”.
Ella mi parlò dolcemente: “Dopo tutti i molti compiti e lavori e fatiche che hai attraversato sulla terra, tu devi venire a casa per riposare. Non ti vuoi sedere?”.
Mi girai attorno per sedermi e c’era una grande sedia per me...una sedia Morris. Guardai la sedia e guardai Hope. Ella sorrise e disse: “So a cosa stai pensando”.
Ecco quello che era: quando all’inizio eravamo sposati, non avevamo mobili o qualcos’altro nella nostra piccola casa...eccetto un vecchio letto pieghevole che qualcuno ci aveva dato, una stufa che avevo pagato quasi un dollaro e un quarto e allora dovetti comprare qualche griglia, un vecchio “duofold” di cuoio che era tutto logorato e aveva parecchi buchi e un tappetino di linoleum sul pavimento della stanza di fronte...Ma, noi ne gioivamo ed eravamo felici insieme poiché ci amavamo veramente.
Ma, una cosa avevo sempre desiderato: era una sedia Morris. Lavoravo duramente tutto il giorno e poi a sera predicavo e rientravo tardi, e mi sembrava di immaginare di avere una grande sedia Morris per venire a riposarvici. Un giorno, noi stabilimmo che eravamo in grado di comprarne una; così, andammo in città attraverso il fiume e ne guardammo alcune. Quella che noi comprammo era verde. Io non lo dimenticherò mai. Essa costava circa quindici dollari, io dovetti pagare per essa tre dollari in contanti e un dollaro alla settimana. Bene, sospesi i pagamenti quando eravamo riusciti a pagare otto o dieci dollari e non potevo completare il pagamento. Saltai due o tre settimane poiché proprio non potevamo evitarlo. Voi tutti sapete proprio quel che significa quando non potete pagare al termine. Un giorno, io le dissi: “Tesoro, dovrai chiamarli per venire a prendersi la sedia poiché già siamo in ritardo di due o tre volte; ci hanno inviato una sollecitazione di pagamento e adesso io non posso fare un altro pagamento. Tu sai che dobbiamo pagare gli altri nostri conti, così dovremo proprio farne a meno”. Ella disse: “Bene, io non desidero fare questo”. Così, noi la mantenemmo un giorno o due oltre. Allora, mi ricordo la sera in cui tornai a casa dal lavoro ed essa era andata via. Ella fu così dolce con me; e cucinò al forno una torta alle ciliege e fece ogni cosa che ella sapeva fare per tenerla lontana dalla mia mente e aiutare i miei sentimenti. Mi ricordo che quando entrai nella stanza per sedermi ed essa era stata portata via, entrambi avemmo da farci un po’ di pianto. Ella era così dolce.
Così, stando lì nel mio sogno, ella disse: “Credo che ti ricordi tutto in merito alla nostra sedia...Bene, questa non ti sarà tolta...Essa è stata pagata. Siediti e riposati”.
Si può fare a meno di dire che Dio mi diede la forza necessaria per andare avanti. Predicai e lavorai in differenti mansioni; alla fine diventai guardiacaccia nello stato dell’Indiana, il lavoro che stavo facendo quando il dono venne a me nel 1946. Dio mi ha benedetto e ricompensato benignamente, per questo io Lo ringrazio umilmente. Per parecchi anni, dovetti essere sia madre che padre per il mio ragazzino, ma più tardi il Signore mi diede una cara, umile moglie e adesso ho una ragazzina.