domenica 2 dicembre 2007

Capitolo 13

Profili dagli incontri Branham di Jack Moore

“Dio opera in modi misteriosi le sue meraviglie da compiere, Egli pianta i Suoi piedi sul mare e cavalca sulla tempesta”.
Cooper.

Dalla piacevole terra della Louisiana, dove una volta stavano foreste dopo foreste di pini grandi e maestosi - forse insuperabili ovunque nel mondo - uno dei primi pionieri evangelisti pentecostali scrisse un piccolo libro intitolato: “La Venuta di Gesù e il Giudizio del Trono Bianco”. In questo libro, egli racconta come la pulsazione ritmica di questi oscillanti sempreverdi echeggiava all’orecchio che ascolta come una melodia d’argento di salmi cantati...e solo quelli che sono stati privilegiati di ascoltare questa specie di musica comprenderanno pienamente come a lui che essi sembravano cantare: “Egli sta venendo presto...Egli sta venendo presto”.
Adesso, questo vecchio soldato, con molti altri di ieri, ha deposto la sua armatura. Possa Dio dare pace alle loro anime valorose. Anche gli alberi sono in gran parte spariti; le loro voci non sono nient’altro che silenzio. Ma, il messaggio del loro cantico vive ancora. La Sua venuta è più vicina di quanto lo credessero prima. Un altro vento sta soffiando attraverso la terra...

“C’è un vento che soffia pieno di grazia e di potenza,
come nell’ora più meravigliosa della creazione,
quando Dio dolcemente soffiò su una forma di zolla
e, per la prima volta, l’uomo visse tramite il soffio di Dio”.

Il vento è un simbolo dello Spirito Santo. A Pentecoste, venne come un vento impetuoso e potente. (Questi uomini vissero di nuovo tramite il soffio di Dio). Proprio così, molti oggi sono risvegliati dal sonno della notte tramite questo Spirito Santo ristoratore.
“Che cos’è l’uomo che Tu ne abbi memoria?” (Salmo 8:4 - n.d.t.) disse il salmista. Per un motivo, a causa del peccato, l’uomo fu degradato a un ristretto stato di povertà spirituale, al di là di ogni speranza di redenzione...fino a che Gesù venne. E, adesso, Egli è la speranza del Suo popolo e la forza d’Israele. Nella sua piena restaurazione, l’uomo sarà maggiore degli angeli e degli arcangeli. Anche così, adesso, tramite lo Spirito Santo, alcuni sono usati in tale modo speciale per far si che le inebriate città della nostra fiorente America diventino consapevoli di Dio. E questo ci porta a concentrare la nostra attenzione su un uomo grandemente amato e meravigliosamente usato da Dio: William Branham.

PRIMO INCONTRO DEL FRATELLO MOORE CON IL REV. BRANHAM

Le parole possono solo mancarci mentre guardiamo indietro, adesso a quasi tre anni fa, al momento del nostro primo incontro con il nostro caro fratello. Sebbene noi avessimo immaginato di vedere un giorno qualcosa del genere, sembrò che noi stessimo ancora sonnecchiando e non c’eravamo accorti dello stupefacente melodramma biblico che stava avendo luogo nello stato proprio a nord di noi fino a che alcuni dei nostri fratelli assistettero agli incontri Branham nell’Arkansas e portarono gli incredibili racconti di quello che avevano visto. Questo ci suonò buono, ma la metà non c’era stata raccontata; noi eravamo destinati a incontrare una delle più preziose esperienze della nostra vita. Nella provvidenza di Dio, l’evangelista fu inviato a benedirci con un breve esempio del suo toccante ministerio.
L’atmosfera fu carica di storie affascinanti in merito a questo piccolo strano uomo e al suo “dono”. Come potevamo concepirle tutte? Uno parlò entusiasticamente delle “vibrazioni” nella sua mano attraverso cui egli poteva raccontare a qualsiasi persona se aveva o no una “malattia da germe” e quale era; un altro parlò dei sermoni ispirati che era in grado di predicare e, tuttavia, egli dichiarava di non essere un predicatore; alcuni anche reclamarono di aver visto cancri che si erano allontanati dai corpi malati un dato numero di ore dopo aver pregato; e ancora altri descrissero delle entusiastiche scene di bambini sordomuti che parlarono al microfono, storpi che gridarono e danzarono, interminabili file di preghiera che si calmavano solamente dopo che l’evangelista, affaticato, crollava in uno stato di spossatezza e veniva portato via dalle folle in clamore; vasti auditori che mantenevano abbassati i loro capi con riverenza per ore mentre nessun suono penetrava l’atmosfera eccetto i lamenti soffocati dei sofferenti, la dolce e ardente voce dell’evangelista in preghiera, la tenue melodia di “Solo abbi fe’” e la frequente esplosione di lodi quando una guarigione aveva luogo. Una signora, che seguì i suoi incontri per centinaia di miglia, nel fare un triste tentativo di descrivere l’umiltà, la compassione e la dolcezza di questo carattere fenomenale, dichiarò che, quando ella lo guardò, non riuscì affatto a vedere un essere umano ma Gesù. Ognuno convenì che “non avreste potuto mai essere gli stessi dopo averlo visto”. Tuttavia, per tutto questo, noi eravamo totalmente impreparati poiché ciò realmente ci accadde. Non sembra tutto questo troppo fantastico per essere vero?...Ma, era vero e di più, come noi dovemmo così presto apprendere.
Sorpresa e smarrimento furono in mezzo ai nostri sentimenti disorientati quella prima domenica sera della visita del fratello Branham a noi quando giungemmo presto al nostro tabernacolo di legno e trovammo l’edificio così sovrappopolato che riuscimmo con difficoltà a farlo entrare. In precedenza, questo non era mai accaduto per la prima serata di un qualsiasi incontro...ma questo era un incontro Branham! Quel giorno, un costante flusso di traffico aveva scorso serpeggiando attraverso le colline dell’Arkansas e le valli della Louisiana, con riverenza, seguendo le tracce del sentiero di questo profeta del ventesimo secolo, le cui preghiere riuscivano a portare le malattie ad essere accusate, focolari rotti ad essere riuniti, padri bevitori a pentirsi, figliuoli prodighi a ritornare, chiese antagoniste ad ammucchiare le armi e a fare pace e cristiani tiepidi a essere riaccesi attraverso il fuoco del loro primo amore. Noi facemmo in modo da assicurare un grandissimo auditorio scolastico; ma, fummo costretti a ritornare alla chiesa dopo solo due serate, a causa del pigia pigia devastante delle folle che scendevano sulla scuola anche durante le ore scolastiche. Noi fummo privilegiati di tenere solamente cinque gloriosi giorni e nottate di questa vigilia celestiale, ma l’effetto di questi giorni memorabili vive ancora oggi. Le persone furono lasciate umili e sensibili, poiché capirono che Gesù di Nazareth era passato sul nostro cammino nel Suo servitore, poiché quella sacra pausa ci aveva con evidenza fatto tornare indietro nelle pagine del tempo e fatto unire all’ammirante folla di gente che Lo seguiva e che si trascinava avanti nei sentieri polverosi della Galilea in fedele devozione verso un modesto Falegname che reclamava di essere il Messia d’Israele. Nella nostra immaginaria processione, passammo vicino al luogo delle tombe da dove era spuntato un indemoniato nudo, che gridava e che fischiava la sua avversione nella presenza di Cristo; ma, si era seduto ai Suoi piedi, un momento più tardi, vestito e di giusto senno; ...noi fummo fra la folla che spingeva attorno a Gesù quando fece una domanda inaspettata: “Chi Mi ha toccato?” e vide una piccola donna tremante gettata ai Suoi piedi e dichiarò davanti a tutte le persone per quale ragione ella aveva tirato il bordo della Sua veste e come era stata guarita immediatamente; e, poi, noi Lo seguimmo fino alla casa di Iairo e vedemmo la resurrezione di sua figlia...Noi udimmo le chiare parole di un bambino sordomuto dopo che la sua lingua fu liberata dal tocco del maestro e fummo allegri di vedere l’uomo zoppo saltare per la gioia...Chiedemmo a gran voce un posto in riva al mare con altri cinquemila uomini che avevano abbandonato l’incudine e il martello e chiuso le porte delle loro botteghe per trascorrere le ore del giorno in un rapito ascolto dei meravigliosi insegnamenti di questo Filosofo Divino...Noi piangemmo con le donne mentre guardavano fisse il Suo bel volto e riconoscemmo la sofferenza e l’afflizione lì che parlavano di un amore infranto e sentimmo quella struggente e riscaldante sensazione che uno sguardo dai Suoi occhi gentili riusciva a portare all’anima. Si, i giorni della Bibbia erano di nuovo qui. Qui stava un uomo che metteva in pratica quel che noi predicavamo.
Io dico questo, non per esaltare un qualsiasi essere umano, ma solamente per mettere in evidenza che il nostro profondo apprezzamento per il nostro fratello deriva dal fatto che il suo ministerio sembrò portare il nostro amato Signore più vicino a noi; e conoscemmo meglio le Sue opere viventi, la Sua personalità e la Sua deità di quanto qualsiasi cosa aveva fatto in precedenza...e quale cosa migliore potrebbe essere detta di un essere umano?

UNA NUOVA ESPERIENZA

Il santo sentimento che venne su di noi mentre vedemmo i meravigliosi trionfi della fede ci rese ansiosi di aiutare in un qualsiasi piccolo modo in cui noi riuscivamo...(chi ha mai visto un piccolo storpio o un bambino afflitto portato nella fila di preghiera senza essere spinto ad andare alla estremità della terra per aiutare questi piccoli se possibile?).
Così, dalla chiesa, dagli amici, dai cari e da casa, noi partimmo per prestare un po' della nostra assistenza a questo grandioso ministerio, la prima destinazione fu Sant’Antonio, Texas. Si pregò per centinaia di persone e furono liberate durante questi grandi giorni nel San Pedro Playhouse, i santi rivissero e i peccatori si convertirono. Noi non potremo mai dimenticare alcune di queste scene commoventi. È senza incertezza che il fratello Branham vince i cuori delle persone ovunque egli vada e, come più tardi dovemmo apprendere, queste toccanti scene di commiato furono similmente riprodotte molte volte davanti ai nostri occhi. Noi non possiamo dimenticare gli studenti dell’International Bible College che con il loro conduttore, il fratello Coote, aiutarono il pastore sponsorizzante, il nostro amabile fratello Stribling, e tutti diventarono così attaccati all’evangelista. Il cuore si fece a pezzi nel vederli dare il saluto d’addio. Questo è uno dei molti tristi episodi che non sarà mai conosciuto in cielo...la partenza e il commiato.


MESSAGGIO IMPORTANTE DATO NELLO SPIRITO

Due episodi spiccano mentre guardiamo indietro a questo incontro. Un’immagine incancellabile alla mia mente mi ricorda un uomo di mezza età che sentiva con il tatto il suo cammino verso la fila di preghiera, completamente cieco da trent’anni. Come egli si avvicinò all’evangelista, io lo sentii dire: “Sento che i miei occhi si riscaldano!”. Quando si pregò per lui, gli fu detto di guardare sù e, per la prima volta da quando era bambino, egli disse: “Vedo una luce!”. Non riesco facilmente a dimenticare l’espressione sul suo volto mentre stette in piedi e guardò fisso per alcuni minuti con un sorriso di contentezza lungo il suo volto.
L’episodio successivo fu un commovente messaggio dato nello Spirito e interpretato, quasi identico ad altri due che furono dati in altri incontri Branham in luoghi diversi, una sicura testimonianza dell’autenticità di questo ministerio unto. Fu pronunciato con una tale forza stupefacente che sembrò quasi non terreno e questa fu la sostanza del messaggio...che come Giovanni Battista fu inviato quale precursore della prima venuta del Signore, così Egli stava mandando avanti questo evangelista e altri come lui a spronare le persone e a prepararle per la Sua seconda venuta. Mesi dopo, noi ascoltammo questo stesso messaggio interpretato in mezzo a una vasta folla di persone che stava assistendo all’incontro Branham a Tulsa, Oklahoma, dalla sorella Anne Schraden che noi, più tardi, imparammo ad apprezzare profondamente. Veramente, queste parole penetrarono nei nostri cuori.

L’EVANGELISTA SI SPOSTA VERSO LA COSTA OCCIDENTALE

L’incontro successivo in cui noi fummo fu a Phoenix, Arizona. Qui incontrammo per la prima volta il nostro amico e fratello, che doveva più tardi diventare un membro del gruppo dell’evangelista, il fratello John Sharrit, un amabile fratello ed un importante uomo d’affari. L’incontro di Phoenix fu ben seguito e molti segni e prodigi furono fatti nel Nome di Gesù. Durante il nostro ritorno dalla costa, ci fermammo ancora a Phoenix con i nostri fratelli spagnoli, dove una fila di preghiera sembrò interminabile. Oh! Come queste anime che erano state educate al cattolicesimo risposero al ministerio del nostro fratello! Egli pregò per loro senza riposare per circa otto ore.
Dalla città capitale dell’Arizona, noi ci spostammo ad ovest verso Los Angeles e Long Beach. I servizi cominciarono al Monterry Park, in una bella chiesa che fu affollata sin dall’inizio. Da qui, ci trasferimmo all’auditorio municipale di Long Beach. Il servizio era stato annunciato per le ore diciannove, ma nel tardo pomeriggio, nel mezzo di un servizio di un altro gruppo, i malati, gli storpi, gli insani (alcuni in camicia di forza) cominciarono ad arrivare in massa. L’oratore dell’Old Fashionned Revival Hour si rese conto di questo e fu lieto, sembrò allo scrittore, che fosse la fede di qualcun altro che stava stimolando e non la sua. Molti furono liberati e salvati.
Una breve fermata a Oakland fu seguita da un grazioso incontro nella città capitale del grande stato della California, Sacramento e qui un nuovo capitolo in questa storia sarebbe iniziato poiché, mentre il resto del gruppo fu trasferito da Oakland a Sacramento, mi misi a bordo di un aereo diretto a Ashland, Oregon, per vedere il nostro buon amico da molti anni, Gordon Lindsay e gli raccontai in merito a quello che Dio stava facendo. C’era un risveglio in corso nella sua chiesa ad Ashland...Ma, cosa potreste supporre?...Egli credette vero il racconto, chiuse l’incontro per il momento e guidò con sua moglie, il suo gruppo evangelistico e me stesso giù attraverso la scoscesa California settentrionale fino a Sacramento per essere nell’incontro Branham. È senza esitazione che io dico che questo fu il primo passo in un processo che cambiò completamente il corso della sua vita e di conseguenza, forse, le vite di molti altri, perché egli è adesso editore della rivista “LA VOCE DELLA GUARIGIONE” che raggiunge decine di migliaia con cui egli ancora una volta tocca le vite di una particolare assemblea.
La piccola bella città di Santa Rosa fu la nostra fermata successiva, dove noi fummo trattati con cura angelica. Dio benedica questi dolci ed umili santi i cui nomi sono nel Libro della Vita.
Un resoconto dell’incontro a Fresno potrebbe riempire numerose pagine. Come potremmo mai dimenticare la scena della grande moltitudine di persone che sedette per un giorno intero aspettando l’arrivo del fratello Branham. Noi dovevamo stare lì solamente una sera e il servizio era stato annunciato parecchi giorni avanti. Quando il giorno finalmente arrivò, le persone cominciarono ad entrare in chiesa per il servizio della serata. L’edificio si riempì prima di mezzogiorno e, per il periodo del servizio, quella sera, due tende erano state erette e le persone erano ovunque. Ci ricordò la versione del libro di Marco o Luca in cui le persone si schiacciarono un con l’altro poiché grande era calca. Alla fine, i malati furono amministrati e alle tre del mattino fummo a casa con alcuni amabili amici che avevano preparato una cena per noi...solo che eravamo un po' in ritardo!
Da Fresno, viaggiammo verso est di nuovo a Phoenix e alla Riserva Indiana. “La riserva indiana”...la menzione di queste parole ci riporta alla memoria scene ed episodi drammatici messi in atto da questi nativi superstiziosi e tribali che potrebbero riempire un libro. Avrei desiderato che tutti i miei lettori avessero potuto stare con me davanti a questa clamorosa congregazione quella sera e aver guardato la trasformazione generale di una marea eterogenea di facce scure e coriacee da una espressione di curiosità dubbiosa e di smarrimento a quella di ammirazione esilarante. Siano benedetti i loro cuori. Dopo tutto, essi sono gli americani originali, ma io temo che essi sono stati tristemente disdegnati e messi da parte e, adesso, molti di loro sono immersi nella povertà e nella malattia e nel paganesimo.
L’ospitalità regale di quella piccola amabile missione qui è indimenticabile. Essa è un prode soldato, davvero, nel suo valoroso tentativo di abbattere le superstizioni tradizionali di pratiche demoniache e lo stregone tribale e di offrire un Cristo vivente e amoroso, il grande Medico, per le molte malattie di queste persone bisognose. Fu una gioia aiutarla attraverso il portare un uomo la cui rivitalizzante fede in Dio poteva causare miracoli all’indiano, il quale poté vedere da se stesso...poiché egli deve vedere per credere...e questo è quel che esattamente accadde.
La chiesa fu gremita e molti stettero fuori. Così, l’evangelista predicò, tramite un interprete, dai gradini della chiesa, a un uditorio un po' dubbioso, ma presto la fila di preghiera fu formata e la potenza del Signore fu presente per guarire.
Qui, noi e loro fummo privilegiati di vedere una vera dimostrazione di fede...miracolo dopo miracolo ebbe luogo proprio davanti ai nostri occhi. La manifestazione di appena alcuni di questi miracoli dovette per tutti gli indiani essere necessaria per convincerli. Al momento, noi notammo un po' di confusione poiché molti di loro cominciarono ad alzarsi e ad andare via improvvisamente...poi, un po' più tardi, vedemmo la spiegazione di questo quando essi cominciarono a ritornare in fila, portando altri con loro. Il vedere aveva significato credere per “l’uomo rosso”, ed egli aveva abbandonato la scena del meraviglioso per andare e portare insieme i suoi cari invalidi e malati che erano stati lasciati nelle capanne.
Vorrei menzionare una donna anziana che stava zoppicando attraverso la fila di preghiera su delle stampelle fatte in casa con bastoni di scope. Quando venne a contatto con l’evangelista, ella non aspettò che il nostro fratello pregasse per lei, ma proprio gli stese le sue stampelle, si raddrizzò e andò via. Quale fede semplice e innocente!

IL CANADA HA UNA VISITAZIONE

Dopo alcune settimane a casa, la nostra successiva riunione fu a Saskatoon, Saskatchewan, dove ci rallegrammo della comunione con i nostri fratelli canadesi di una tale preziosa fede.
Per la via di Prince Albert, dove ci fermammo per un servizio, viaggiammo verso Edmonton, Alberta, quella grande città dell’estremo sud dell’Alcan Highway. Qui noi fummo inseriti per parecchi giorni nell’Ice Arena, con cinque o seimila posti a sedere. Solo l’eternità rivelerà tutto quello che fu fatto. In seguito, andammo a Calgary attraverso il Jasper Bauff National Park, dove vedemmo alcuni dei più imponenti scenari senza pari ovunque nel continente, per quanto noi sappiamo. L’incontro di Calgary fu grandemente benedetto dal Signore. Qui, noi trovammo ogni cosa in ordine per un grande incontro. L’edificio era uno dei più vasti nella città e fu inondato rispetto a ogni servizio di guarigione. Molti segni e meraviglie furono fatti nel Nome di Gesù.
Mi ricordo di un esempio in una fila di preghiera di parecchie centinaia che stavano avanzando vicino all’evangelista affinché si pregasse. Notai una donna con degli occhi molti gravemente incrociati. Come il nostro fratello impose le sue mani su di lei e pregò, egli con gli occhi ancora chiusi, disse alla congregazione di alzare i loro capi e di guardare sù alla donna, la quale egli sapeva che i suoi occhi erano ancora prima che egli stesso guardasse. Non dice Giacomo che la preghiera della fede salverà il malato ...non la preghiera solamente.

SULLA COSTA DELLA FLORIDA

Il gennaio del 1948 ci trovò che partivamo dalle nostre patrie gelate per un pellegrinaggio in direzione sud, verso il paradiso invernale di Miami, Florida. Comunque, il nostro motivo non fu una vacanza invernale, quale era quella delle folle convulse che immergono il loro denaro nelle corse ippiche, nelle corse dei levrieri, nelle stravaganze da spiaggia e in una generale baldoria peccaminosa, ma per ministrare al bisognoso che popola, si, persino anche un Eden di natura bello come quello. Essi si avvicinarono alle folle, formando un uditorio veramente vario, rappresentando quasi ogni stato nell’unione e alcune terre straniere e portando alcuni degli esempi più pietosi di sofferenza umana che avevamo visto. Non tutti, naturalmente, ma molti di loro andarono via sanati.
Qui ci fu il nostro privilegio di incontrare Avak, il giovane cristiano armeno, che era stato chiamato e unto nel suo paese nativo con un’esperienza simile a quella del fratello Branham. Il cielo ci fu favorevole una sera, durante questa campagna, in cui fummo privilegiati di incontrare il reverendo F.F. Bosworth, un veterano del ministerio della guarigione dei primi giorni, di cui ne avevamo sentito parlare e letto per molti anni. Fu “amore a prima vista” per il fratello Bosworth e il fratello Branham, così come per il resto di noi e fu un nostro ulteriore piacere averlo ad operare con noi nel gruppo evangelistico.
Un panorama di belle scene si apre mentre rivedo nella mia mente questo memorabile periodo...non solo le bellezze della natura di cui noi gioimmo in questo paese pittoresco, ma le incantevoli ore che trascorremmo viaggiando sulla costa e attraverso il Tamiami Trail, in compagnia del nostro amato fratello Branham, mia moglie e mia figlia Anne Jeanne e la sua cara amica Juanita. Una pregustazione del cielo!...Noi festeggiammo sulla Parola mentre il nostro fratello ci interpretava la Sua essenza, le sorelle piangevano mentre egli paragonava i misteri e le lotte della via terrena con le gioie del cielo, poi egli pianse mentre essi cantarono i loro bei cantici di Gesù e del cielo. Qui sta un uomo che visse sulla terra ed anche in cielo...egli aveva tesori dall’altro lato che spesso chiamavano i suoi pensieri lontano dal suo scarso ambiente terrestre verso i perfetti regni celesti e sembrava che le sue parole fossero in grado di trasportare con lui coloro in sua compagnia per il celeste. Il cielo non fu mai tanto vicino quanto lo fu quando esse cantarono con lacrime...
“Lì mi aspetta un domani felice,
dove le porte di perle si spalancano,
e quando avrò passato questa valle di dolore,
io abiterò sull’altro lato.
Un giorno, al di là della possibilità della comprensione umana,
un giorno, Dio solamente sa proprio dove e quando,
le ruote della vita mortale rimarranno tutte immobili,
ed io andrò ad abitare sulla collina di Sion.
Un giorno, le mie fatiche avranno fine ,
e ogni mio errare avrà termine,
e ogni legame rotto della terra sarà aggiustato.
Ed io non sospirerò e non piangerò più”...
...Né potremmo noi sentire più appassionatamente l’amore di Dio di quando, accompagnati dal ritmo beat delle grandi ondate atlantiche, noi ascoltammo in melodia...

“Potremmo noi aver con inchiostro riempito l’oceano,
e aver fatto i cieli di pergamena;
e fosse ogni stelo sulla terra una penna d’oca,
e ogni uomo con mestiere di scrittore,
per scrivere sull’amore di Dio,
dovremmo prosciugare l’oceano,
il rotolo nemmeno potrebbe contenere il tutto,
benché allungato di cielo in cielo.
Oh, l’amore di Dio! Quanto ricco e puro,
quanto incommensurabile e forte;
durerà in eterno,
il canto dei santi e degli angeli”.

Come potevamo noi sapere che così prestissimo il nostro fratello sarebbe stato chiamato da noi per passare attraverso le ombre scure della valle della morte, non più a lungo in grado di sorreggere il peso che aveva esaurito le sue capacità fisiche e che anche il ricordo di questi giorni lo avrebbe confortato durante i lunghi mesi di lotta con i nervi tesi e una depressione mentale. Quella tarda sera, quando guardammo fuori, attraverso l’ampia distesa di ondate spumeggianti, in direzione degli ultimi raggi di un sole splendente e calante e la brezza della sera trasportava la dolce armonia delle voci delle ragazze in parole come queste...

“Guardando verso il tramonto, la vita sembra dileguarsi,
le ombre della notte davanti a me, aspettando la fine del giorno:
in qualche luogo, oltre il blu indugiante,
la speranza trova una via per mantenerlo splendente attraverso
la fede guarda al di là del tramonto dove albeggia il giorno eterno”...

...Poteva egli sentire che il momento era vicino in cui la notizia sarebbe uscita ai suoi cari e ai molti amici che il sole della sua breve vita stava presto calando? In qualche modo, io penso che egli deve averlo saputo, poiché spesso parlò di andarsene.

IL GRANDE INCONTRO PENSACOLA

La primavera del 1948 portò la testimonianza di alcuni dei più grandi incontri ancora fra loro del risveglio di Pensacola, Florida. Noi amiamo pensare a questo periodo. Molta preparazione era stata fatta. Parecchi gruppi si erano riuniti insieme per la campagna, incluse tutte le chiese del Pieno Evangelo che noi conosciamo in quella località, sotto la guida del nostro amabile fratello Welch. Un’enorme tenda era stata eretta in una località opportuna; moltitudini si radunarono dagli stati e dalle comunità circostanti, lontane quanto il Michigan. Malgrado una tempesta nella quale la tenda crollò e un tempo rigido, la grande folla e lo spirito meraviglioso prevalsero per produrre cinque giorni celestiali.
Una delle scene spettacolari avvenne una domenica pomeriggio. Noi avevamo annunciato che questo sarebbe stato un servizio particolare per i non salvati. Quando l’evangelista ebbe finito la storia della sua vita, parecchie centinaia di persone, almeno millecinquecento, con cuori inteneriti e con volti bagnati di lacrime risposero all’invito per tutti quelli che desideravano diventare cristiani. Solo l’angelo registratore conosce il pari di questa scena. Molti ricevettero la guarigione in questo incontro i quali mai vennero in contatto con l’evangelista. La fede si elevò altamente ed anche molto dopo che l’evangelista affaticato era stato portato fuori, una fila di venti o venticinque ministri locali, con differenze e pregiudizi dimenticati, pregarono per un’interminabile fila di centinaia che cercavano la guarigione. Che grande giorno!
Prima di lasciare l’incontro di Pensacola con tutti i suoi affettuosi ricordi, noi vorremmo menzionare un altro episodio della mattina della nostra partenza. Un uomo venne da me cercando aiuto per la sua figlioletta...(Per molti mesi fu evidente che l’evangelista sarebbe stato costretto a fare una pausa per un riposo e un recupero e che evitasse lo sforzo della guarigione dei problemi di ogni individuo)...Ma, noi sentimmo che questo bisogno era meritevole e lo portammo dal nostro fratello. Non dimenticheremo mai la sua storia...Con le lacrime che scorrevano giù sulle sue guance, egli disse come questa graziosa ragazzina di circa sette anni era stata adottata nell’infanzia e che la sua mente non si era sviluppata normalmente e non era perfetta. Quando io vidi la compassione di questo padre e l’amore per la sua bambina adottata, io pensai ad un’altra scena...come noi siamo stati adottati nella famiglia del Padre Celeste e anche noi non abbiamo una mente perfetta (spiritualmente). A causa di questo, Egli ha una pietà e una compassione infinite su di noi.
Dopo un intervallo di tempo, noi convergemmo a Kansas City, Kansas, per una campagna nell’auditorio della città. Qui, noi incontrammo, per la nostra prima volta, il fratello Oral Roberts, che è adesso molto attivo e grandemente usato per la preghiera per i malati.
Da Kansas City, noi andammo a Sedalia, Missouri, per alcuni giorni. Malgrado il vicino crollo dell’evangelista, Dio benedì moltitudini di malati e sofferenti. L’incontro programmato al Massonic Auditorium, Elgin, Illinois, durò parecchi giorni, portando un tumulto al Fox River Valley come forse mai in precedenza. Quando l’incontro si chiuse, noi vedemmo che il suo sforzo era troppo grande, il momento doveva essere chiamato o l’evangelista sarebbe presto diventato una vittima per la guerra per Gesù. A Elgin, noi demmo il saluto d’addio al gruppo e andammo verso il caldo, l’ospitale sud, non consci che noi non avremmo più visto il nostro amato evangelista per molti mesi, durante il cui tempo la sua vita e il prezioso misterio si sarebbero spenti. Ma, ringraziamenti siano al Signore, noi siamo lieti di dire in questo scritto che noi abbiamo proprio concluso il più grande risveglio nella storia della nostra chiesa con l’evangelista William Branham, il migliore, il più salutare, il più forte, il più dotato evangelista che mai con fede e unzioni accresciuti per predicare il Vangelo. Possa Dio mantenerlo forte e pieno di fede fino a che il suo sole mortale calerà o il Sole della Giustizia si eleverà su un’America la quale è stata svegliata dal suo letargo d’inerzia e di sonno.