domenica 2 dicembre 2007

Capitolo 14

Lo scrittore entra nella storia Branham

Sembra necessario a questo punto, a causa della continuità, spiegare la maniera in cui lo scrittore entrò nella storia Branham. Un numero di anni prima, noi avevamo fatto la conoscenza del fratello Jack Moore (che ha scritto il capitolo precedente) mentre teneva un risveglio per suo suocero, il reverendo G. C. Lout, che era allora pastore di una chiesa di Shreveport, Louisiana. In quel periodo, noi stimammo molto altamente l’amicizia del fratello Moore. Negli anni che seguirono, gli affari del fratello Moore quale imprenditore edile prosperarono fino a che diventò uno dei più prominenti in quell’area. Tuttavia, con questa prosperità, egli non fu troppo occupato da non sentire il grande bisogno spirituale della sua città. (Durante la crisi, la chiesa che egli assisteva perse il edificio e la congregazione si sparse). Alla fine, egli e la sua assemblea decisero di iniziare un’opera indipendente in una parte periferica della comunità. A questa nuova chiesa, essi diedero il nome gradevole di Life Tabernacle (Tabernacolo della vita). Negli anni che sono trascorsi da allora, quest’opera ha avuto una crescita fenomenale e, recentemente, un nuovo e bel Life Tabernacle è stato costruito nel cuore della città ed è stato inaugurato da nessun altro che il fratello Branham.
Nel frattempo, nella città di Ashland, Oregon, io diventai pastore di una chiesa in cui noi avemmo il piacere di vedere crescere una assemblea prospera e vigorosa. Accadde così che in quel periodo di cui ora scriviamo, noi eravamo nel mezzo di un risveglio con l’evangelista J. E. Stiles, nel quale quasi cinquanta ricevettero il battesimo dello Spirito Santo. A quel tempo, noi fummo singolarmente impressionati che Dio presto avrebbe rivelato alla chiesa - quanto presto noi non potremmo dirlo - un nuovo ministerio di potenza nel quale segni e prodigi e miracoli potenti avrebbero avuto luogo. Infatti, negli anni precedenti, Dio ci aveva mostrato, tramite lo Spirito di profezia, che questo sarebbe accaduto.
Così, venne ad accadere nella provvidenza di Dio, quando l’incontro Stiles si concluse, che il 24 marzo del 1947, noi ricevemmo una lettera del fratello Jack Moore nella quale leggemmo quanto segue:

Caro fratello Gordon,
capisco che sarai sorpreso di avere notizie da me da Oakland, California, ma questo è ciò che è accaduto. Noi abbiamo avuto il fratello Branham di Jeffersonville, Indiana, un ministro battista che ha ricevuto lo Spirito Santo ed ha un grande successo nella preghiera per i malati in una tale misura come non ho mai visto prima. Abbiamo avuto un incontro a Shreveport ed uno simile non è mai avvenuto in precedenza. Così, il fratello Young Brown ed io stesso siamo andati con lui qui fuori per mantenere qualche impegno che egli aveva preso. Noi non abbiamo trovato edifici grandi abbastanza da prendersi cura delle folle. La scorsa sera, è stata la nostra prima serata qui e l’edificio era gremito e tutto lo spazio che c’era è stato occupato. Noi saremo qui per tutto il 25 per poi andare a Sacramento per tre serate. Così, noi staremo in questo paese per alcuni giorni e sicuramente mi piacerebbe vederti e mi piacerebbe che tu vedessi quello che questo fratello sta facendo…
I miei più profondi saluti
Jack Moore

Noi leggemmo la lettera lentamente parecchie volte, con sentimenti turbati e, alla fine, noi la portammo e la leggemmo al fratello Stiles. Il suo spirito testimoniò con noi sull’argomento ed entrambi noi stabilimmo di fare il viaggio fino a Sacramento e osservare l’insolito ministerio di questo evangelista di cui il mio amico aveva scritto. Entro il giorno successivo o così, il fratello Jack Moore volò con un aereo fino a Ashland per farci una visita e, il giorno seguente, tutti noi andammo in auto a Sacramento, lontana circa trecento miglia. Quando arrivammo, noi trovammo la chiesa dove l’incontro doveva essere tenuto e, sebbene fosse situata fuori verso la periferia della città, era già piena di persone.
Certamente, il servizio di cui noi fummo testimoni, quella sera, fu diverso da qualsiasi altro visto in precedenza. Mai avevamo saputo di un predicatore che chiamava persone sordomute e cieche affinché si pregasse per loro e poi vedere queste persone liberate all’istante. L’ultima per la quale si pregò quella sera fu una piccola bambina con gli occhi incrociati. Io vidi la madre e la ragazza sedute sconsolatamente su un lato: c’erano così tanti per cui pregare e sembrava che l’evangelista non le avrebbe mai raggiunte. Il momento venne di chiudere il servizio con molti ancora che desideravano che si pregasse per loro. L’evangelista si stava preparando ad andare via e aveva raggiunto gli scalini della piattaforma quando gli accadde di guardare dietro e di vedere la ragazza. Istantaneamente, la sua compassione si rivolse verso di lei ed egli la prese, mise le sue mani sui suoi occhi e fece una breve preghiera. Quando la bambina alzò gli occhi, ecco, essi erano diventati perfettamente dritti!

NOI INCONTRIAMO WILLIAM BRANHAM

Il mattino seguente, noi avemmo il piacere di incontrare il fratello Branham. Quello che avevamo udito e visto la sera precedente e le impressioni che avemmo quando lo incontrammo ci convinsero che qui stava un uomo, il quale, sebbene umile e modesto, aveva raggiunto Dio e aveva ricevuto un ministerio che era al di là di altri di cui noi eravamo stati testimoni in precedenza. Qui stava una fede semplice che portava risultati e sembrava dell’ordine di ciò che noi avevamo da molto considerato necessario per causare il risveglio, che eravamo sicuri che Dio aveva preposto dover venire ad accadere prima della venuta di Cristo.
Nell’incontrare il nostro fratello, noi apprendemmo che il fratello Moore aveva già parlato al reverendo Branham in merito a me e che egli non vedeva l’ora di incontrarmi. In verità, il fratello Moore, essendo stato testimone dell’insolita potenza del ministerio di questo evangelista, vide l’utilità dell’ispirazione di tale ministerio che era resa accessibile a tutto il popolo di Dio. Per davvero, quando l’Angelo aveva dato il compito al fratello Branham, egli direttamente gli disse che il suo ministerio doveva essere per tutto il popolo. Poiché le nostre associazioni erano state nella più vasta cerchia del Pieno Evangelo, fu suggerito al fratello Branham e al fratello Moore che forse io potevo essere l’unico a introdurlo ai ministri di questi gruppi. Così fu che noi trovammo il fratello Branham immediatamente desideroso di considerare il nostro invito per lui a venire a nord e tenere qualche campagna l’autunno successivo nell’Oregon e negli stati limitrofi.
Ritornammo ad Ashland, convinti che Dio era nel nostro viaggio e che questo era il ministerio che avrebbe raggiunto le masse. Cominciammo a pensare al futuro e alla possibilità di preparare parecchie brevi campagne per il fratello Branham nella regione del nord-ovest.
Fu nostro desiderio, comunque, di entrare in alcuni incontri supplementari con il fratello Branham prima delle campagne del nord-ovest. La nostra chiesa ci diede il permesso di visitare una prossima campagna a Tulsa, Oklahoma. Il consenso della congregazione fu unanime, ma tutti furono molto seri quella mattina come se essi avessero avuto il presentimento che non avremmo potuto essere più a lungo i loro pastori. Nel giugno del 1947, noi partimmo per Shreveport, Louisiana. Il fratello Moore era pronto quando arrivammo e, con parecchi altri, ci dirigemmo in macchina verso nord, a Tulsa. Quella sera, ancora avemmo l’opportunità di osservare il ministerio di quest’uomo. Il grande auditorio della chiesa era pieno fino alle porte e molte cose meravigliose ebbero luogo quella sera. Ce ne erano così tanti per cui pregare che il servizio andò avanti fino alle due del mattino. Così era stato per l’anno precedente. Che vergogna, pensammo, che con milioni di persone malate, così pochi stavano realmente esercitando una signoria su demoni e malattie e che questo piccolo fratello doveva pregare per i malati fino a che egli era fisicamente esausto.
Fino a quel momento, alcune campagne dell’unione del Pieno Evangelo erano state intraprese. Differenze dottrinale e altri motivi avevano portato un gruppo ad essere sospettoso dell’altro. Se tutti dovevano ottenere il beneficio di questi grandi servizi, noi vedemmo che sarebbe stato necessario che le campagne fossero organizzate su basi interevangeliche dove tutto quello che concerneva avrebbe concordato non a spingere il dibattito su soggetti controversi, ma avrebbe unito insieme in uno sforzo a portare questo messaggio di liberazione a tutte le persone. Poteva questo essere effettuato? Noi pensammo che si poteva. Il fratello Branham fu entusiasta in merito all’idea, poiché l’unità dei credenti era stata davvero il peso sul suo cuore dal tempo in cui l’Angelo lo aveva visitato. Prima di lasciare Tulsa, dei piani definiti furono fatti per una serie di incontri da tenere nell’ovest quell’autunno.
Due mesi più tardi, durante un viaggio verso il General Council a Grand Rapids, Michigan, noi ci fermammo a Calgary, Canada, dove il fratello Branham stava tenendo un incontro di sette giorni. Noi avemmo l’opportunità di assistere nella fila di preghiera e lì avemmo una veduta in primo piano del ministerio del nostro fratello. In un caso, noi osservammo quando egli parlò ad un uomo che giaceva su una lettiga. Dapprima non ci fu alcun segno di una risposta intelligente da parte dell’uomo. La spiegazione allora venne dalla moglie che stava vicino, che l’uomo era non solo morente di cancro, ma era sordo e non poteva udire quello che era detto. Il fratello Branham allora disse che era necessario che l’uomo ricevesse il suo udito in modo che egli potesse istruirlo in merito alla guarigione del suo cancro. Ci fu un momento di preghiera. All’improvviso, l’uomo riuscì a sentire! Grandissime lacrime scesero sulle guance di quell’uomo il cui volto tutta la serata era stato così inespressivo e impassibile. Egli ascoltò con profondo interesse quando gli fu detto della sua liberazione dal cancro.
Un altro caso fu la guarigione di un bambino sordomuto. Dopo la preghiera, fu evidente che il ragazzo poteva sentire. L’espressione meravigliata sul suo volto quando udì il suono fatto chiarì ad ognuno che lo spirito di sordità era stato scacciato. La sera successiva, io vidi di nuovo la madre e, felicemente, ella ci disse che già il suo ragazzo aveva imparato parecchie parole. (Altrove, in questo volume, c’è un rapporto di un giornale sull’incontro di Calgary).

IL PROPOSITO DI DIO NEL SUSCITARE WILLIAM BRANHAM

Noi lasciammo Calgary con qualche altro amico che stava viaggiando con noi e continuammo il nostro viaggio verso est. Alcuni giorni dopo, noi ci fermammo a Oberlin, Ohio, patria dell’Oberlin College, fondato da Charles J. Finney. Questo grande uomo di Dio giace sepolto in un cimitero vicino Oberlin, la sua morte aveva avuto luogo lì quasi settantacinque anni prima, dopo un fruttuoso ministerio raramente eguagliato nella storia dell’evangelismo. Finney riconoscerebbe a mala pena Oberlin adesso. Veramente, il bell’insieme di edifici riflettevano la prosperità materiale, ma il Vangelo che Finney aveva così ardentemente proclamato due generazioni prima aveva pochi sostenitori lì adesso. La brillante sferza del modernismo e un vangelo sociale si erano sostituiti. Lì, non ci sarebbe stata alcuna gioia in Oberlin, se Finney dovesse ritornare e predicare i suoi dinamici sermoni nelle sale di quella, adesso, ultramoderna università.
Ci chiedemmo quale era il motivo. Perché nello spazio di due generazioni aveva avuto luogo una completa decadenza. Noi, allora, ci ricordammo dei giorni di Giosuè. Israele servì Dio durante il tempo della vita di Giosuè ed anche durante il tempo della vita di coloro che sopravvissero a Giosuè e “I QUALI AVEVANO VISTO TUTTE LE GRANDI OPERE DEL SIGNORE CHE EGLI AVEVA FATTO PER ISRAELE… E LÌ SORSE UN’ALTRA GENERAZIONE DOPO DI LORO CHE NON AVEVA CONOSCIUTO IL SIGNORE NÈ LE OPERE CHE EGLI AVEVA FATTO PER ISRAELE. E I FIGLIUOLI D’ISRAELE OPERARONO MALVAGIAMENTE AGLI OCCHI DEL SIGNORE E SERVIRONO BAAL” (Giudici 2:7-11).

IL SUO MINISTERIO COMPARATO A QUELLO DI GEDEONE

Eccolo. Fu evidente che la fede in Dio non può essere trasmessa da generazione in generazione senza nuove manifestazioni della potenza di Dio. La generazione che seguì Giosuè aveva ancora i suoi sacerdoti, ma questi visibilmente non sapevano niente della potenza di Dio. Il principale risultato del loro ministerio impotente fu che “ogni uomo operava secondo quello che era giusto ai propri occhi”. Ma, allora come adesso, ci saranno sempre quelli, come a Gedeone, che non accetteranno la plausibile spiegazione del diavolo che i giorni dei miracoli sono passati. Un Angelo gli apparve e disse: “Il Signore è con te, tu potente uomo di valore”. Ma, Gedeone replicò e disse: “Se il Signore è con noi, perché allora tutto questo ci è accaduto? E dove sono tutti i suoi miracoli di cui i nostri padri ci hanno parlato, dicendo, non ci portò il Signore fuori dall’Egitto? Ma, adesso, il Signore ci ha abbandonato e ci ha liberati nelle mani dei madianiti” (Giudici 6:12-13). Gedeone non era come il bigotto dei nostri giorni il quale è perfettamente soddisfatto di un Evangelo non miracoloso e intelligentemente spiega l’assenza dei miracoli nel suo ministerio dicendo che i “giorni dei miracoli sono passati” e che è adesso la volontà di Dio per i cristiani di essere oppressi dalla malattia. Gedeone rifiutò d’ingannare se stesso; egli fece fronte ai fatti. Se Dio è con noi, dove sono i miracoli, egli desiderava sapere. Notate che l’Angelo non disse: “Gedeone, tu sei eccitato; i giorni dei miracoli sono passati”. Egli onorò la fede di Gedeone compiendo un miracolo proprio lì. Quando egli toccò il sacrificio che Gedeone aveva preparato: “Lì sorse fuoco fuori dalla roccia e consumò la carne e le focacce non lievitate”.
In verità, l’Angelo del Signore disse a Gedeone: “Entra in questo tuo potere e tu salverai Israele dalla mano dei madianiti; non Io ho mandato te?”. Quando lo Spirito di Dio venne su quest’uomo di fede, egli diventò un uomo diverso e tutto Israele dovette presto essere testimone di una potente liberazione operata tramite la potenza del soprannaturale.
È interessante notare che sebbene Gedeone credeva che se Dio era veramente in mezzo a loro, allora i giorni dei miracoli non erano passati, egli fu completamente meravigliato quando l’Angelo gli diede mandato di andare avanti come conduttore d’Israele. Egli poté difficilmente vedere che questa sarebbe stata una saggia scelta. Non solo la sua famiglia era povera, ma egli era il più piccolo nella casa di suo padre. Tuttavia, che i primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi sembra essere spesso la via di Dio. Dopo che Dio benedì Gedeone con la vittoria, egli ancora rimase umile e rifiutò di accettare l’offerta di essere governatore sopra Israele. Egli disse al popolo: “Il Signore governerà sopra di voi”. Egli ristabilì l’armonia fra i suoi fratelli gelosi e, durante i molti anni che seguirono, ci fu pace e calma nel territorio.
Un parallelo con la storia di Gedeone è evidente nella vita di William Branham. Tutti e due gli uomini sono nati in famiglie poverissime e né avevano alcuna ambizione di diventare grandi. Ognuno ricevette una visitazione e un mandato dall’Angelo del Signore. Ognuno credette che se Dio era con il Suo popolo allora i giorni dei miracoli non potevano essere terminati. Questi due uomini ricevettero uno speciale conferimento dello Spirito. Entrambi disdegnarono di diventare governatori sul popolo di Dio ed entrambi lavorarono per portare armonia tra il popolo di Dio. Con un piccolissimo esercito, Dio diede a Gedeone vittoria su una schiera del nemico. Senza alcun sostegno di organizzazione umana e avendo poche qualificazioni naturali, William Branham obbedì alla chiamata per ministrare il dono che Dio gli diede e moltitudini si affollarono per ascoltarlo, molti per essere liberati dalle afflizioni del nemico. Gedeone soffrì per l’opposizione dei fratelli gelosi e per la carnalità. Tale è stato anche il caso con William Branham. Entrambi questi uomini risposero a coloro che parlarono contro di loro con pazienza e tolleranza e Dio sostenne entrambi nel Suo tempo.
Un parallelo fra le condizioni esistenti nei giorni di Gedeone e i nostri giorni è anche evidente. Una generazione fa, il movimento del Pieno Evangelo venne all’esistenza accompagnato da molti segni e prodigi. Ma, adesso, una nuova generazione è sorta e molte delle giovani persone, sebbene abbiano sentito parlare delle opere fatte nelle epoche precedenti, non sono state loro stesse testimoni di un miracolo. In molte chiese, la tendenza è stata di cercare dei sostituti alla potenza di Dio e di gravitare intorno a un livello puramente umano di adorazione.
Sul nostro ritorno nell’Oregon, ci fu impresso con gran forza che la manifestazione della potenza di Dio era l’unica risposta alla domanda: “Come possiamo raggiungere questa generazione con il messaggio dell’Evangelo nel breve periodo di tempo che rimane prima della venuta di Cristo?”.